Finalmente Parisi, allora è una questione di testa: Vanoli gli ha fatto scattare qualcosa
La Nazione si concentra sulla prestazione di Parisi contro la Juventus. Il terzino sinistro viola ha giocato bene: ha espresso quelle qualità che erano rimaste nascoste. Ha fiato e numeri per correre, dare una mano nella fase difensiva e spingere in quella di costruzione di gioco. Anche per lui, ovviamente, vale il concetto di riprova da testare al più presto, perché una prestazione (buona) non fa la primavera.
La nota di merito, in ogni caso, è da consolidare con un concetto psicologico sicuramente influente: Parisi con la Juve ha giocato con la testa libera da questioni magari personali, magari farcite da una convivenza non esattamente facile con Palladino, prima, e Pioli, dopo. Vanoli gli ha fatto scattare un qualcosa che ha avuto una ripercussione sul suo mettersi a disposizione e interpretare il ruolo richiesto.
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