Dal portiere abile coi piedi agli esterni a tutta fascia: Pioli ha già impresso il suo marchio

Dal portiere abile coi piedi agli esterni a tutta fascia: Pioli ha già impresso il suo marchioFirenzeViola.it
Oggi alle 08:45Rassegna stampa
di Redazione FV

la Repubblica (ed. Firenze), nel suo spazio dedicato alla Fiorentina, approfondisce stamani quella che è stata la prima settimana di lavoro di Stefano Pioli alla guida della squadra viola. Al centro sportivo, l'ex tecnico del Milan ha insistito molto su alcuni dettami: un portiere molto abile anche con i piedi, i tre difensori centrali e i due esterni a tutta fascia, mentre balla un centrocampista che a volte è mezzala, altre trequartista. Anche se il credo dell'allenatore è basato sul calcio fluido fatto di intensità, spazi e imprevedibilità più che di moduli, si galleggia tra il 3-5-2 e il 3-4-2-1.

Oltre a lavoro e intensità, primeggia il vocabolo qualità. È forse uno dei punti di maggior rottura rispetto all’ultima gestione basata più su un calcio compatto con linee abbassate e transizioni veloci. Logico che calciatori come Gudmundsson tanto per fare un nome non casuale, sposino con maggior gioia il nuovo corso. La possibilità di vedere insieme tre giocatori d’attacco, non solo è possibile ma già provata nelle sedute a porte aperte. Altri fattori positivi del primo mini bilancio portano all’inserimento dei nuovi e la confermata leadership di alcune colonne, Gosens e De Gea su tutti. Ma anche Dzeko si è già integrato nel gruppo anche a livello vocale. Dispensa consigli, ne riceve qualcuno, smista con le parole e con i fatti. Il resto della settimana ha detto: Fazzini nel pieno del coinvolgimento, Fagioli cuore pulsante della manovra, Dodo più vivo in zona gol, Gosens e Mandragora già in forma campionato, Kean motivatissimo a dispetto delle voci di mercato, Martinelli dodicesimo a tutti gli effetti.