COMMISSO, Ora il suo obiettivo è la doppia finale
Come scritto dal Corriere dello Sport Rocco Commisso è pronto a scendere in campo e, conoscendo la sua passione per il calcio giocato con i ricordi che spesso fa affiorare del suo essere stato capitano della squadra della Columbia University, se potesse lo farebbe per davvero e non solo metaforicamente. Ma anche da presidente e non più con la fascia al braccio va bene lo stesso per la Fiorentina: è sempre leadership che si esterna, parere autorevole da ascoltare: domani c’è la semifinale d’andata di Conference League contro il Basilea, domani la squadra di Italiano affronta metà della sfida che vale il viaggio a Praga il 7 giugno e non per svago, domani la Fiorentina ha la possibilità di cominciare a dare forma a una seconda finale dopo quella già conquistata per contendere la Coppa Italia all’Inter. "Se superassimo il Basilea, per la prima volta dopo sessantadue anni faremmo una finale di Coppa Italia e una finale europea nella stessa stagione".
Ecco qui la voce del “padrone” nell’accezione più positiva del termine: autorevole sì, autoritaria no. L’occasione mai come stavolta ce l’ha la Fiorentina di Italiano, ma prima di tornare al discorso precedente del più e del meglio da fare se anche Praga dovesse essere aggiunta a Roma, prima la capitale della Repubblica Ceca va “conquistata”. E sempre Commisso, pur tra inevitabili prudenze e distinguo che ovviamente e giustamente traggono origine dalla difficoltà del confronto e da un destino che può essere indirizzato e basta fino al punto d’arrivo che sarà, il presidente viola insomma ci crede e invita squadra, tifosi e ambiente a fare altrettanto.