Benedetta Orsi: "Tennis il primo amore, il mio idolo era Nadal. Calcio il piano B"

Benedetta Orsi: "Tennis il primo amore, il mio idolo era Nadal. Calcio il piano B"FirenzeViola.it
Ieri alle 08:52Rassegna stampa
di Redazione FV

La nuova calciatrice della Fiorentina Benedetta Orsi, arrivata in viola dopo una lunga esperienza con la maglia del Sassuolo, si è raccontata in un'intervista rilasciata al Corriere Fiorentino. Queste le sue dichiarazioni a partire dal suo amore per il tennis, primo sport da lei praticato ma che ha dovuto abbandonare a 12 anni: "Da piccola ero appassionata di molti sport, ma il tennis è stato il primo a entrare nel mio cuore. Volevo diventare una grande tennista, Nadal era il mio idolo. Poi ho dovuto smettere dopo essere stata operata a una spalla per la rimozione di un tumore benigno".

E dopo l’operazione, lo stop al tennis
"Si, dovetti smettere per l’incapacità di riprendere il completo movimento della spalla e mi dispiacque. Il tennis mi appagava, mi dava soddisfazione".

Poi però è arrivato il calcio...
"È stato il mio piano B. Ricordo le partite con gli amici al parco, il torneo organizzato dalla Reggiana al vecchio Stadio Mirabello e lo sforzo che hanno fatto i miei genitori ad portarmi tutti i giorni al campo".

Da lì, l’esordio in B a 14 anni con la Reggiana, quello in A con l’Empoli, i 7 campionati a Sassuolo e l’arrivo alla Fiorentina. Senza dimenticare la trafila delle Nazionali. Contenta della sua carriera?
"È stato un percorso inaspettato. Mi piace il fatto di non aver bruciato le tappe e mi piace pensare alle persone che ho incontrato e che hanno puntato sull’aspetto umano. Mi sento molto orgogliosa di aver fatto parte della prima Under 16 femminile e di aver giocato le qualificazioni all’Europeo Under 19".

Ora la Fiorentina, come si sta trovando?
"Avevo paura di sentire la mancanza della vita di prima. Andar via dalla mia città era un salto nel vuoto. In realtà, a Firenze mi sono sentita subito a casa, non ho faticato a integrarmi con le mie compagne".

Ha un idolo?
"Sono una calciatrice atipica. Il calcio lo vivo solo come un lavoro, forse perché è subentrato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno. Non tifo alcuna squadra e in tv seguo solo il femminile, la Nazionale e qualche match di Champions. Però sogno di giocarla, la Champions".