Sabatini su Gudmundsson: "Bene nella sua confort zone, meno quando si alza il livello"

Il giornalista di Mediaset Sandro Sabatini, che ha iniziato una nuova avventura di podcast con "Numeri 1", è intervenuto a "I tempi supplementari" su radio FirenzeViola ed ha parlato dell'attualità viola partendo però dagli attaccanti in Nazionale: "A dispetto dell'età Pio Esposito mi sembra un grande, una speranza ovviamente. Kean 5 anni fa non era strutturato come ora, né come Esposito ora. E' cresciuto, ma il primo Kean era stato travolto dalla popolarità mentre Esposito, essendo anche il terzo fratello, ha avuto un impatto diverso. Non so se Gattuso cambierà ma spero scelga l'undici più in forma. L'assenza di Kean credo si sentirà ma l'Italia ha un dovere e la partita va vinta. Ci siamo entusiasmati troppo per il 3-1 sull'Estonia che è molto modesta ed anche Israele visto con la Norvegia faticherebbe a salvarsi in serie A".
Perché la Norvegia è prima? "La Fiorentina ha fatto il minimo o meglio il sotto-minimo con Norvegia e Moldavia quest'ultima con un ct già esonerato. A novembre potremmo anche battere la Norvegia ma pagheremo la differenza reti, con la Moldavia che è stata la chiave visto che la squadra norvegese l'ha battuta con una decina di scarto e noi no".
Ma come mai l'attacco viola fatica? "Kean sfortunato, l'anno scorso gli girava bene a differenza di ora. Gud fa bene quando è nella sua confort zone ma appena si alza il livello è leggero sia di testa che di fisico fatica. Colpa di Pioli? Non credo, altrimenti bisogna farlo giocare solo da Gilardino visto che anche con Palladino non è andato bene. Il ragazzo fa intrevedere qualcosa di buono e la speranza è che si sblocchi ma ci sta anche che la Fiorentina e squadre di un certo livello siano troppo per lui".
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