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Roggi: "Va ritrovata la strada per andare in campo. Ora personalità e impegno"

Roggi: "Va ritrovata la strada per andare in campo. Ora personalità e impegno"FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 17:10Radio FirenzeViola
di Matteo Luconi
fonte Lorenzo Marucci

E' Moreno Roggi l'ultimo ospite intervenuto al margine di una festa organizzata dalla società dilettantistica Impruneta Tavarnuzze alla quale erano presenti, tra gli altri, molti ex giocatori viola. Ecco le parole dell'ex terzino ai microfoni di Radio FirenzeViola: "Le speranze non devono mai mancare però c'è da preoccuparsi perché i dati dicono che solo il Cagliari si era salvato dopo non aver vinto nelle prime dodici giornate. La Fiorentina è già a 14, quindi sono preoccupato. E' un percorso strano, sono meravigliato. Non vedo un perché. Le persone erano contente del mercato e del ritorno di Pioli ma nessuno ha dato quello che ci si aspettava eppure 8/11 sono gli stessi giocatori che anno scorso sono arrivati 6°. I giovani arrivati sono interessanti aldilà del prezzo per cui sono arrivati. La cosa che lascia a bocca aperta è che i calciatori non stanno dando minimamente quello che sarebbero in grado di dare, basta vedere Kean e De Gea. Sembra sia stata persa la strada per andare al campo".

Cosa ne pensa della mancanza della società e di un uomo forte?
"La società è importante come chi comandava nelle famiglie perché dava una linea di condotta. Però in campo vanno i giocatori. Quando la situazione è come quella della Fiorentina non possono credere che alla 14° giornata questa Fiorentina non abbia vinta ancora una partita. Quando fai così pochi punti è normale che ci sia del nervosismo. Sono le sconfitte che determinano delle divisioni nello spogliatoio. Lo spettatore e il giornalista stanno più attenti agli atteggiamenti e vedono che il nervosismo in campo è di più. Io credo che nessuno abbia più un alibi. I giocatori si devono rimboccare le manchi e dare il 110% per se stessi, per la società, per la maglia che indossano. Se ce la mettono tutta, giocatori del genere non fanno gli stessi risultati nelle prossime 14 partite".

Cosa ne pensa della possibilità di lasciare fuori qualche big col Verona. Vedrebbe bene anche un ritiro?
"Ho letto che i giocatori hanno avuto un giorno libero. Io non glielo avrei dato. C'è una storia e una tradizione che sta andando verso il baratro. Non si può dire che la Fiorentina è impossibile che vada in B. Eppure c'è andata già nel 92 con una squadra stratosferica e con un inizio buono di campionato. in questo caso invece siamo partiti male, quindi c'è da impegnarsi. Se c'è l'impegno unito al livello di molti giocatori, può tornare la speranza di potersi riprendere".

La Fiorentina a gennaio può rinforzarsi?
"E' difficile. Ci vorrebbe gente di grande personalità. Mi sono fatto l'idea che nei momenti di timore serverebbero giocatori come Dunga e Passarella. Fosse possibile porterei anche Antognoni in mezzo al campo. Porterei tutto ciò che riguarda la personalità più che il valore. Servirebbe anche uno alla Bernardo Rogora e il suo temperamento. Bisognerebbe insegnare a questi calciatori chi era Rogora. Non do colpe perché è facile parlare in questi momenti. Quando giocavo mi dispiaceva che ex calciatori parlassero. La mia non è una critica, ma una sorpresa. Dico che ci sono giocatori di valore che non possono essere ultimi".