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Bresciani: "Servono 10 punti in 4 partite. Credo in Vanoli ma non vorrei essere in lui"

Bresciani: "Servono 10 punti in 4 partite. Credo in Vanoli ma non vorrei essere in lui"FirenzeViola.it
Oggi alle 14:00Radio FirenzeViola
di Matteo Luconi
fonte Lorenzo Marucci

Carlo Bresciani, ex attaccante viola, è intervenuto al margine di una festa organizzata dalla società dilettantistica Impruneta Tavarnuzze alla quale erano presenti, tra gli altri, molti ex giocatori viola. Ecco le sue parole ai microfoni di Radio FirenzeViola: "Era tanto tempo che non guardavo la classifica, ieri l’ho guardata e sono rimasto male. Sapevo che la Fiorentina fosse ultima ma non con questo distacco dalle altre. La Fiorentina ora ha in programma 4 partite che deve assolutamente vincere contro squadre alla sua portata. Queste sono partite decisive. Se non fai minimo 10 punti diventa dura".

Che spiegazione si è data per questa grande crisi viola?
"Ho avuto una brutta impressione quando durante la partita col Sassuolo ho visto i calciatori litigare per il rigore. Sembrano quasi che pensassero a loro stessi. Si dovrebbe già sapere chi deve tirare il rigore. Questo fatto non è stato assolutamente bello".

Ritiene che Vanoli abbia in mano la squadra?
"Lo spero per Firenze perché è una situazione molto difficile. Io penso che Vanoli e la squadra si debbano guardare in faccia e capire che se non iniziano a giocare da squadra diventa dura. Firenze non si merita questo".

Se non dovesse arrivare la vittoria col Verona cambierebbe Vanoli?
"Siamo alle solite. Non è una questione di allenatore. Ultimamente ci sono stati allenatori di esperienza e non mi spiego questa situazione. Il fatto che il presidente non venga da tempo può aver pesato. Stando fuori diventa difficile capire. I giocatori ci sono. E' un momento particolare. Speriamo che con la vittoria scatti qualcosa nella testa dei ragazzi. Bisogna venire fuori da questa situazione in tutte le maniere. Non vorrei essere in Vanoli in questo momento".

Si è parlato della possibilità di scelte drastiche. Lei lascerebbe qualche big in panchina?
"Questi sono discorsi che si fanno tra tifosi. Solo Vanoli può essere in grado di dare qualcosa in più. Non credo che Vanoli sia fuori di testa da fare scelte così tanto per fare. E' un allenatore intelligente e sono convinto che lui saprà chi mettere in campo. I giocatori poi devono dimostrare l’attaccamento a questa maglia e ringraziare l'allenatore per essere stato messi in campo. La gente magari vuole i cambiamenti ma solo la settimana di allenamento può far decidere all'allenatore chi schierare".

L’impressione è che ci sia un vuoto societario.
"Questa è una delle ragioni che da fuori si può pensare ovvero che non ci sia la dirigenza e che il capo non parli con la squadra. Sono piccolo cose che però possono dare una grossa mano".

Servirebbe la presenza di un uomo forte di calcio?
"Io parlo del presidente perché la Fiorentina ha uomini forti di calcio all'interno della società. Goretti e Ferrari sono persone che ne sanno di calcio. Per me ora è compito dell'allenatore richiamare i calciatori alla loro responsabilità. Se ci sono tante teste i ragazzi potrebbero andare in confusione. Vanoli ha tutte le carte in regola per fare capire ai ragazzi come uscire da questa situazione e sono convinto che lo farà".