Rastelli avverte la Fiorentina: "Stadio piccolo e caldo, il Cagliari si esalta. Per Pisacane un bel salto"

Il tecnico Massimo Rastelli, che nel Cagliari ha allenato anche l'attuale allenatore Pisacane, avversario domani della Fiorentina, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Firenze in campo" per parlare della sfida e del campionato: "Il Napoli campione d'Italia ha operato in maniera precisa sul mercato ed è sempre squadra da battere, così come l'Inter che resta tarata per lo scudetto. Sono curioso sul Milan che sta lavorando a fari spenti, sulla Roma e le altre... Ci sono ingredienti per una stagione interessantissima sia per lo scudetto che per l'Europa".
Che partita si aspetta e quanto perde il Cagliari dall'uscita di Zortea e Piccoli: "Ci sono tutte le incognite dell'inizio stagione e dei carichi di lavoro. Ma lo stadio è piccolo e c'è entusiasmo, con il Cagliari che si esalta molto. Ma è difficile fare pronostici perché ci sono sempre sorprese. Certo perdere due pedine importanti alla vigilia del campionato fa partire il Cagliari indebolito".
Fabio Pisacane che tecnico sarà? "Nessuno si aspettava un salto così veloce e repentino dopo una sola esperienza in Primavera, ma Fabio è in Sardegna dal 2015 perciò la società lo conosce bene. Se il presidente ha puntato su di lui ha valutato tutto, poi il campo dirà se l'intuizione è stata giusta".
Curiosità per il nuovo attacco del Cagliari? Kiliçsoy è molto interessante, si è messo in luce negli ultimi tempi ma mi dicono che sia ancora un po' indietro rispetto al gruppo e dunque dovrebbe partire titolare Esposito. Sarà quest'ultimo a sostituire Piccoli".
Cosa pensa della Fiorentina? "Possono mancare le caratteristiche di cui si parla a Firenze, anche per avere più opzioni visti i tanti impegni dei viola. Ma mancano ancora alcuni giorni e magari ci sono giocatori che devono velocizzare le loro situazioni dopo aver aspettato tra più soluzioni. La Fiorentina sono sicura riuscirà a trovare le pedine per completare la rosa a disposizione di mister Pioli".
L'anticipo di Conference può essere controproducente? "Ormai sono appuntamenti che ci sono e gli allenatori sono preparati a queste situazioni, in passato c'è chi ha dovuto iniziare ad inizio luglio. Ma ormai ci sono rose larghe che permettono di gestirla per avere un rendimento costante".
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