Orlando preoccupato: "Non c'è dialogo tra Pradè e Pioli. Lecce? Squadra tosta"
Massimo Orlando, ex calciatore viola, è stato intervistato a Radio FirenzeViola nel corso di "Viola amore mio" parlando di Pioli e delle prossime partite che attendono la Fiorentina: "Mi sono ripromesso, dopo che Pioli è stato riconfermato, che per le prossime due partite non parlerò più di Pioli. Nelle prossime due partite, gli sarà data ancora fiducia e per questo io parlerò solo delle partite e farò un analisi di queste. Ieri hanno detto, che la partita di San Siro non era quella da vincere e questo non mi è piaciuto perché non si fa a Milano con il pensiero di aver già perso. Ieri c'è stata una buona tenuta difensiva nei primi 60', ma con l'attesa che l'Inter trovasse il varco giusto. Non è stato proposto nessun tipo di idea di gioco. Kean ieri ha vinto qualche duello, ma non era mai accompagnato dai compagni. C'è chi dice che ci sono dei miglioramenti, anche se io non ne vedo e credo che il gioco continui a latitare. In società devono essere prese della decisioni, ma ora sono preoccupanti le cose. Poi se vince con Lecce e Genoa sistemi la situazione, anche se ieri ho visto il Lecce con il Napoli e mi è parsa una squadra tosta".
Dato che, come ci ha spiegato, di Pioli non vuole parlare, cosa pensa delle parole di ieri del Ds Pradè?
"Mi sembra che non ci sia un dialogo tra loro due. In questo momento è tanta la delusione di Pradè per la scelta di Pioli, che se ne ha l’occasione gli tira qualche frecciatina. Dire che la partita con il Lecce è la partita della vita, non sono d'accordo. E' stata un'uscita infelice di Pradè, anche se poi è vero perché non ti puoi permettere di pareggiare con il Lecce. Penso che il pensiero sia sbagliato da entrambe le parti".
Lei ha avuto modo di parlare con Pioli a inizio stagione?
"Sì era convinto delle sue parole. Credeva di poter arrivare al quarto posto, perché credeva di avere una squadra che potesse arrivare al quarto posto. Adesso arrivano queste due partite, dalle quali mi aspetto almeno di raccogliere 4 punti, ma questo non risolve il problema, perché i giocatori se non danno un segnale, vuol dire che serve cambiare. Ora si parla di Mancini per un possibile post Pioli, ma credo che anche Thiago Motta sia un buonissimo allenatore".
Ascolta l'intervista completa su Radio FirenzeViola
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