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Masini, la Fiorentina come una band: "E' arrivato un nuovo direttore musicale. Vanno ritrovati gli arrangiamenti"

Masini, la Fiorentina come una band: "E' arrivato un nuovo direttore musicale. Vanno ritrovati gli arrangiamenti"
Oggi alle 15:49Radio FirenzeViola
di Matteo Luconi

Marco Masini, cantautore fiorentino, è intervenuto ai microfoni di RadioFirenzeViola nel corso della trasmissione "Palla al Centro" partendo delle sue sensazioni su questo inizio di stagione "Questi primi mesi me li spiego male, si può essere d'accordo anche sul fatto che non sia stato fatto l'acquisotne a centrocampo, ma non si può dire che sia stato un mercato da lotta per la salvezza. I giocatori ci sono, sono anche bravi, ma tutti mentalmente stanno da un'altra parte. Ci sono inoltre due giocatori a mio parere fondamentali che vanno per forza recuperati, ovvero Fagioli e Gudmundssun. Poi forse per Fagioli è solo una questione di ruolo quindi almeno una volta io lo proverei a mettere mezzala, cambiando formazione".

Come si spiega questa difficoltà a far rendere i giocatori?
"E' la squadra, ma anche il meccanismo che non va. La Roma giocava a due tocchi, la Fiorentina difficilmente ci riusciva. Il problema più grande a mio parere è il movimento senza palla, e se non ce l'hai sei costretto a fare un gioco che porta dei rischi, ovvero tornare al portiere e lanciare lungo. Bisognerebbe stare con i giocatori per capire cosa sta accadendo e dato che Pioli sta con loro tutti i giorni, solo lui sa di cosa si tratta".

E' più una questione più mentale che fisica?
"O è una questione mentale oppure è un po' come se, dopo due anni che faccio un tour con degli arrangiamenti, arrivasse un nuovo direttore musicale e li cambiasse tutti. I musicisti sarebbero sempre gli stessi ma andrebbero rimparati gli arrangiamenti. Ci siamo lamentati per il non gioco di Palladino, con una squadra più bassa e l'utilizzo del lancio lungo a cercare la punta, adesso c'è un allenatore che gioca con un trequartista e due centravanti, con un gioco che si deve esprimere in verticale e non sugli esterni perchè non ce l'ha. Quindi è tutta una rivoluzione. E'come se io prendessi lo stesso brano suonato per anni con un arrangiamento diverso. Se non leggo lo spartito faccio fatico a suonarlo. Quindi o c'è una rivoluzione totale e la squadra inizia a girare, ricordandosi a memoria i movimenti impartiti dal nuovo allenatore oppure c'è qualcosa che non conosciamo".

Un dirigente potrebbe aiutare dando dei consigli a Pioli?
"Un dirigente protrebbe anche complicare ancora di più la situazione perchè Pioli ha talmente tanta esperienza, vive ogni giorno coi giocatori e quindi lui sa quale è il probelma. Fossi il direttore musicale di una band e mi accadesse un cambiamento del genere, avrei io il dovere e sarei l'unico in grado di capire qual è il problema perche sto sul palco tutti i giorni".

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