Malotti chiaro: "Ora le parole contano poco, c'è bisogno dei fatti"
L'allenatore, Roberto Malotti ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola nel corso di "Viola amore mio" evidenziando come Vanoli può risollevare la squadra: Il concetto è che si deve insegnare al talento a sacrificarsi, poi non si può mettere da parte la qualità. Richiedere l'impegno di tutti, non è una richiesta folle, è normale che l’allenatore vuole un impegno e un'attenzione diversa. Mi auguro, che i giocatori vivano il momento e modifichino il loro atteggiamento. Ora con il cambio di allenatore non c'è attenuanti e credo che il compito di Vanoli non sarà semplice, anzi".
Si rivede nell’atteggiamento di Vanoli come allenatore?
"L'allenatore trasmette quello che ha dentro. Ora le parole contano poco, servono i fatti. Io adesso non parlerei di grinta, ma di determinazione, facendo quello in cui credi e che premia il tuo pensiero. La grinta bisogna averla, Vanoli può dire cosa vuole, ma se non ce l'hanno puoi fare poco per dargliela. Io credo che le certezze portano i giocatori, anche con meno carattere, a fare quello che devono fare".
Si aspetta dei cambiamenti tattici da Vanoli?
"Gli errori difensivi non li correggi cambiando modulo. Le deficienze dei singoli le sistemi con il lavoro, però gli errori di distrazione, sono isolati dalle responsabilità del modulo. La squadra ha i giocatori per giocare a tre e forse giocando a quattro toglieresti qualcosa alla squadra. Poi se le cose vanno male sarà costretto a rivedere qualcosa, ma non credo che lo farà in questo momento".
Ascolta l'intervista completa su Radio FirenzeViola
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