Illia Dudka (giornalista ucraino): "Al Polissya servirà fortuna. Calcio e guerra? Non ci arrendiamo"

Il giornalista ucraino di Footbal Hub Illia Dudka è stato intervistato in esclusiva da Radio FirenzeViola. Questo il primo estratto in cui Dudka ci spiega quali sono i punti di forza del Polissya, il suo inizio di stagione e le difficoltà di fare calcio in un paese dilaniato dalla guerra come l'Ucraina: "Nel calcio ucraino molto dipende dai risultati in Europa. La grandezza di una squadra dipende non tanto dal rendimento interno ma da quello europeo. Partendo da questo assunto l'inizio di stagione del Polissya è stato storico. Dobbiamo considerare che fino a poco tempo fa si trovava in seconda divisione. E' stato un inizio significativo dal punto di vista dei risultati mentre ci sono delle perplessità riguardo al gioco. La squadra non sembra molto in fiducia e in grado di dare continuità alle sue prestazioni".
Su quali punti di forza il Polissya potrà contare per passare il turno preliminare contro la Fiorentina?
"Direi che il Polissya avrà bisogno di fortuna. La Fiorentina può contare su grandi giocatori e ha un allenatore importante come Pioli. La Fiorentina è l'avversario più importante e più famoso della storia del Polissya. Se vogliamo un vantaggio può essere il fatto che il Polissya non avrà impegni tra la gara di andata e quella di ritorno e non dovrà esporsi al viaggio di rientro in Ucraina prima della seconda partita".
Che tipo di allenatore è Rotan? che tipo di progetto è quello del Polissya?
"Penso che Rotan sia il più promettente allenatore ucraino. E' stato un grande centrocampista e il suo staff è composto da ex calciatori. Il presente ci dice che c'è stato un grande cambiamento al Polissya rispetto al suo predecessore. Oggi amano giocare con la linea difensiva alta e il problema è legato soprattutto alle rotazioni. Non avendo molta profondità, quando diventano necessarie delle sostituzioni il meccanismo si inceppa perché non ci sono giocatori in panchina dello stesso livello dei titolari. In estate sono arrivati due giocatori, Kravchenko e Filippov, che avevano già lavorato con Rotan. In attacco ad oggi ci sono solo Filippov e Gayduchyk che sono due giocatori tra loro molto diversi. il primo è quasi un falso nove mentre il secondo ama stare nel cuore dell'area di rigore. Il Polissya è una formazione che ama giocare in avanti utilizzando molto gli esterni. In questo momento sta giocando senza i classici mediani, l'unico può essere il capitano Babenko ma anche lui è bravo soprattutto nella costruzione. in generale la squadra ha tanti calciatori con esperienza internazionale. Il patron Butkevyč è presente ad ogni partita e nel quotidiano del club. Il loro centro sportivo è tra i migliori del paese. Dopo ogni vittoria Butkevyč ha l'abitudine di raccontare alla squadra una barzelletta".
Quanto è difficile dover convivere con la guerra mentre si è professionisti nel mondo dello sport. In ciò che fa il Polissya c'è un valore sociale?
"Questa è una domanda difficile per ogni abitante dell'Ucraina. Siamo abituati ad avere a che fare con il calcio in tempi di guerra. Capita di avere allarmi durante le gare. Me ne ricordo una che durò 5 ore per via delle interruzioni. I giocatori devono andare nei rifugi. Ovviamente ci sono anche questioni umane. Il Polissya ad esempio non ha più a disposizione un attaccante come Facundo Batista perché un attacco russo ha colpito le vicinanze della sua abitazione e il calciatore ha deciso di lasciare il club e il paese. Questo è il nostro quotidiano perché la Russia colpisce la nostra nazione ogni giorno. Come si a pensare al calcio mentre i propri cari sono nei rifugi? Vale lo stesso per i giornalisti e per tutti i lavoratori del paese. Noi non ci arrendiamo e andiamo avanti".
Quanto è difficile giocare le partite casalinghe lontano dall'Ucraina?
"Il Polissya ha giocato partite con squadre che non avevano aeroporti vicini ed è quindi stata costretta a trasferte lunghissime, di anche un giorno, prendendo in treno. Cito la gara con il Santa Coloma nel percorso in Conference League. Pensando però alle gare con la Fiorentina ci sarà la Coppa di Ucraina in quel periodo. Il Polissya entrerà nella competizione più tardi e quindi non dovrà tornare in patria ma potrà prepararsi al meglio per la sfida di ritorno all'estero".
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