GREGUCCI A RFV: "DIAMO TEMPO A JOVIC ED ITALIANO. RESTO FIDUCIOSO PER IL FUTURO"
Angelo Gregucci, ex collaboratore tecnico di Roberto Mancini nella sua avventura a Firenze e a lungo nello staff tecnico dell'attuale ct della Nazionale, si è soffermato a parlare del momento della Fiorentina alla luce del pareggio contro la Juventus. Questo il suo commento a Radio Firenzeviola: "Prestazioni buone, anzi, alcune eccellenti. Ma mancano i risultati"
Un giudizio sull'attacco viola?
"Dopo 5 partite lascerei un po' il giudizio sospeso... Jovic ha avuto già l'occasione di fare 3-4 gol, gli va dato un po' di tempo. E penso che Cabral possa fare bene in questo campionato senza un po' di pressione di dover sostituire un personaggio ingombrante come Vlahovic. I punti della Fiorentina passano dai gol di Jovic e Cabral, ma vedo che la squadra è riuscita già a superare le prime critiche dovute al turnover".
Ecco, cosa ne pensa del turnover?
"Su quello va detto che chi meglio dell'allenatore sa le condizioni dei suoi giocatori. Italiano dice bene: bisogna tenere conto dell'anomalia di questa stagione in due blocchi. Soprattutto per chi fa le coppe ci si ferma a novembre, altrimenti si gioca ogni tre punti. La rotazione non è programmata ma fisiologica. Milenkovic è tra i più forti del campionato ma va fatto riposare, per fare un esempio. Valutiamo oggi la Fiorentina come squadra: ha lo stesso DNA e attacca sempre in avanti, con due-tre gol e qualche punto in più si cambiava il giudizio. Italiano ha un'idea forte di calcio".
Su Jovic.
"Le aspettative sono importanti: diamo tempo a questo ragazzo che non è uno che ama ricucire il gioco, è uno che vuole la palla dentro l'area per concretizzare. Le pressioni su di lui sono tante ma avere 70 minuti di Jovic ad un certo livello e Cabral negli ultimi 20 può dare tanto. Per ora però così non è stato, per questo dico che serve tempo".
Fiducioso per il futuro?
"Nell'ultima partita ha messo la Juventus nella propria metà campo e ha creato tante occasioni. Ha dovuto attaccare una squadra tutta chiusa in 30 metri. Sa come attaccare in campo aperto, sulle squadre schierate fa un po' di fatica e deve trovare qualche soluzione. Scardinare una squadra che si mette col pullman dietro è tra le cose più difficili che ci sono. Io vedo grandi potenzialità nella Fiorentina. Sia per fare il calcio che conosce a memoria, sia per fare quel gioco per fare il salto ulteriore con i giocatori capaci di saltare l'uomo. Se stiamo parlando di questo tipo di gioco il calciatore più importante è Nico Gonzalez ma le partite sono tante".
La scelta di calciare il rigore di Jovic?
"Ogni attaccante vive di gol e soprattutto foraggia la sua mente di gol. La scelta di Italiano di fargli battere il rigore è stata per dare autostima al ragazzo. Io in Italiano non vedo squadre che ammazzano le partite, è un campionato molto combattuto. Quindi avere l'attaccante col vento in poppa ti dà una grossa mano".
La Fiorentina inizierà a segnare?
"È già un anno e mezzo che i difensori prendono tutto campo i loro avversari. La Viola ed il Milan stanno facendo scuola perché non hanno paura di lasciare i propri difensori nell'uno contro uno sugli attaccanti. Perché sono fiducioso: perché l'atteggiamento mi piace".