Di Gennaro: "La Fiorentina non ha fame né identita, Gudmundsson l'emblema"

Ospite del lunedì su Radio FirenzeViola, Antonio Di Gennaro, attuale commentatore Dazn, ha parlato così della sconfitta della Fiorentina contro il Milan: "I dati sono allarmanti anche se ieri c'era abbastanza equilibrio. La Fiorentina ha cercato di contenere anche qualche situazione avversaria. Poi è arrivato il vantaggio per l'ennesima volta e per l'ennesima volta la rimonta avversaria. Sul primo gol di Leao De Gea poteva fare meglio. Sul rigore dico che il contatto è stato leggero e il Var in questi casi non deve essere utilizzato. Però al di là degli episodi questa squadra si spegne sempre, è fragile.
Pradè si è preso le sue responsabilità ma adesso la Fiorentina deve reagire, perché gioca contro una squadra in forma come il Bologna e poi c'è l'Inter, credo la squadra più forte in questo momento. Nei momenti decisivi la squadra non può sempre abbassare il livello d'attenzione. Ora come ora è difficile vedere la luce in fondo al tunnel. Contro la Roma è arrivata una sconfitta immeritata, nelle altre partite c'è poco da recriminare. Col Como, una delle migliori di questo avvio stagione, la Fiorentina è stata sovrastata. Ci sono giocatori che devono fare la differenza nei momenti importanti. Nico Paz è un dieci ma non solo per le giocate con la palla, lui ha fame, va a pressare tutti, trascina i compagni con i comportamenti. Da Gudmundsson mi aspetterei qualcosa di simile. Questa squadra deve trovare fame e identità. Sono convinto che il gruppo sia con Pioli, manca un po' di personalità e adesso servono scelte forti".
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