BRESSAN A RFV: "JOVIC, IL SUO SORRISO È TUTTO. KOUAME, CHE SPIRITO. LA LAZIO UN ESAME"
Tre gol per rompere il digiuno da vittorie in trasferta (che durava da quasi sei mesi) e per mettere un primo punto esclamativo sulla sua avventura in Europa. La Fiorentina, con il 3-0 ottenuto ieri in Conference League contro gli Hearts, sembra aver dato la svolta alla propria stagione e a pochi giorni dal big match con la Lazio fa la conta delle note positive con cui è tornata a Firenze dalla Scozia. Per analizzare questo e altri temi, ai microfoni di RadioFirenzeViola è intervenuto Mauro Bressan, ex centrocampista con un passato in riva all'Arno tra il 1999 e il 2001. Ecco le sue riflessioni in merito: "La vittoria di ieri ci voleva per alimentare autostima e coraggio: nelle ultime due gare ho visto una Fiorentina giocare come vuole Italiano. Il gol di Mandragora ne è un esempio: guardate quanti giocatori occupano l'area degli scozzesi dopo soli 4'. Ma già a Bergamo avevo visto qualcosa di diverso. Qualcuno obietterà che gli Hearts sono una squadra mediocre... però allora come dobbiamo valutare la Fiorentina nell'1-1 contro il Riga?"
La gara di Jovic può essere sintomo di una sua rinascita?
"Già quando è entrato a Bergamo mi era piaciuto: ieri è stato bravo a legare il gioco. Sta tornando in forma e questo aspetto indubbiamente può aiutarlo. Si sta vedendo il giocatore che tutta Firenze attendeva. Dalle caratteristiche dico che lui può fare sia il centravanti ma anche il trequartista dietro la punta".
Ieri ha colpito anche il suo sorriso dopo il gol del 3-0...
"E' importantissimo questo aspetto. Quando un giocatore è felice gioca meglio. Sempre. Forse anche lui aveva capito di non essere all'altezza e si era intristito. Con il buon umore si gioca meglio e si lavora anche in settimana meglio".
Kouame è ormai un punto fermo della Fiorentina: è d'accordo?
"Sprizza gioia da tutti i pori, sono d'accordo con Italiano. Si sta rivelando un giocatore utile anche per i compagni. Il tecnico ha capito che lui è un elemento fondamentale anche per lo spirito che incarna".
E ora con la Lazio come se la giocherebbe la partita?
"Finalmente Italiano potrà avere l'imbarazzo della scelta, visto che tanti infortunati sono tornati a disposizione. Chi gioca gioca, l'importante è che lo spirito che la Fiorentina metterà in campo sia lo stesso visto ieri a Edimburgo. Dopo i primi due indizi, tra Bergamo e la Scozia, quella contro la Lazio sarà una vera prova d'esame".