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Marianella: "La stagione può ancora diventare straordinaria. Ecco cosa penso di Paratici"

Marianella: "La stagione può ancora diventare straordinaria. Ecco cosa penso di Paratici"FirenzeViola.it
Oggi alle 20:30Radio FirenzeViola
di Pietro Lazzerini

La Fiorentina vuole ripartire dopo mesi di difficoltà. La vittoria contro l'Udinese e l'arrivo, ormai prossimo di Paratici, sono motivi per respirare aria nuova. Per parlare del momento viola e del prossimo futuro della squadra di Vanoli, nel corso delle dirette di oggi su Radio FirenzeViola, è intervenuto il telecronista non che vero e proprio punto di riferimento di Sky Sport, Massimo Marianella: "La Fiorentina domani deve vincere. Scende in campo da favorita anche se il Parma è una squadra ben allenata e con delle idee. Il Parma è una squadra che non fa mai gol, ma non sarà facile. La Fiorentina deve provare a tutti i costi di vincere. Serve continuità, troppe volte quest'anno ho pensato che quella determinata settimana potesse essere un nuovo inizio e non lo è stato mai. Adesso la Fiorentina deve dimostrare che quella vittoria non è stata solo frutto di una serie di fortunati eventi". 

Tanti piccoli grandi cambiamenti, sia in campo che in società, cosa ne pensa?
"Sta cambiando l'aria, in tutti i sensi, anche in prospettiva. Io resto convinto che questa squadra si salverà più o meno serena. Penso che a un certo punto sarà sopra la linea della corsa salvezza che oggi è distante cinque punti. Tra qualche settimana vivrà una realtà molto più tranquilla. Il giudizio universale di questa stagione sarà definito dal cammino in Europa, perché potrebbe diventare "leggendaria". Vincendo la Conference si giocherebbe comunque in Europa, nell'anno del centenario. E' come aver aperto le finestre. La società ha fatto più o meno tutte le mosse che erano auspicate dall'ambiente viola: hanno cambiato l'allenatore, poi il capitano e ora anche il direttore. Alla fine quelli che sono stati i suggerimenti sono stati accolti tutti. Ci sono volute 2-3 partite di troppo per vedere uno schieramento diverso rispetto a quello che serviva. Sono molto contento che Gudmundsson e Fagioli siano molto più vicini al loro standard qualitativo. Quando sento che si potrebbe fare cassa cedendo l'islandese, mi vengono i brividi.  

Qual è stato uno dei principali problemi di questa stagione?
"La Fiorentina ha sbagliato mercato. Tutti gli acquisti sono delle riserve. Per il momento in estate sono stati buttati via tanti soldi. Sohm e Piccoli sono stati due errori, per il momento. Spero di sbagliarmi, ma penso che aver speso quasi 50 milioni, per la dimensione della Fiorentina è un problema".

Quale sarà il percorso in Europa? 
"La Fiorentina può ancora vincere la Conference League. Non sarà il percorso facile che tutti si immaginavano a inizio stagione. Tutti si sono resi conto che il Crystal Palace non è una squadra scarsa come qualcuno pensava. Ci si è resi conto che lo Strasburgo è una squadra forte. Io mi auguro che la Fiorentina voglia vincere questa Conference. Se riesci ad arrivare a febbraio con Firenze tranquilla, allora sì che ci si può concentrare sull'Europa. Se non fosse così, mi chiedo anche quale indicazione potrebbe arrivare da parte di Paratici". 

Cosa pensa di Paratici e del prossimo mercato?
"Paratici è bravo. Se parli con le persone che lavorano nel calcio, tutti ti rispondono così. Ha fatto bene alla Juventus, con tanti trofei ed è riuscito a vincere un trofeo col Tottenham che da anni non vinceva. E' uno competente nella scelte dei giocatori ed è una grande indicazione rispetto alla decisione presa dalla Fiorentina. Io colgo una volontà di rilanciare e di andare in una direzione opposta rispetto a quella nata per sbaglio dopo le scelte estive. La Fiorentina aveva bisogno in questo momento di un allenatore importante e credibile, poi qualcosa non si è acceso, ma la scelta di Pioli era giusto e i milioni investiti erano tanti. Non hanno funzionato e ci siamo ritrovati in questa situazione. Arriva un dirigenza con una competenza riconosciuta a livello europeo e penso che sia come una stagione che riparte. C'è ancora tutto il tempo per trasformare una stagione da tragica in straordinaria. Fino a due settimane fa questa Fiorentina sembrava avesse bisogno di cambiare più giocatori, oggi ti rendi conto che questa squadra sia più forte di quanto non abbia performato. Quindi forse c'è bisogno solo di un paio di innesti e sicuramente non di una rivoluzione.