BOROZAN A RFV, Jovic è da 27 gol. E su Kovacevic...
Il ds del Cukaricki dal 2013 al 2015, Vlado Borozan, ha parlato della sua ex squadra, possibile avversaria della Fiorentina ai playoff di Conference League (nel caso ribalti il risultato dell'andata con il Twente) e di calcio serbo in generale a Radio Firenzeviola:
Ivanovic alla Samp che giocatore è? "E' un ragazzo del 2004, punta centrale di grande struttura fisica che si è distinto nella Primavera serba ed ha esordito in serie A. La Samp ha vinto la concorrenza di 4-5 club".
Il biennio 2013-15 ha avuto i giovani serbi più forti? "L'area balcanica è stata sempre territorio di grandi calciatori e nel 2015 l'Under18 si laureò campione del mondo a conferma del buon lavoro fatto dai settori giovanili".
Che squadra è il Cukaricki? "Nel 2015 fu promosso in serie A ed io arrivai quell'anno ed è l'unica proprietà privata. Abbiamo costruito una grande realtà anche a livello internazionale, abbiamo anche rischiato la partnership con la Roma con Sabatini a dimostrazione che è importante avere una squadra all'estero da cui prendere i giovani ma la proprietà americana non volle. Radovanović ad esempio è frutto di quel tipo di lavoro".
Com'è la squadra attuale? "Porta avanti lo stesso progetto con giovani che ogni anno vengono lanciati e ceduti. Per loro l'Europa è un obiettivo difficile da raggiungere a livello di gironi ma è una vetrina e per il budget che hanno sono inferiori al Twente".
Giocatori da prendere? "Tutti sanno che c'è un difensore del 2004 Bojan Kovacevic e la valutazione è sopra i 4 mln e sono sicuro che il prossimo anno lo vedremo in qualche campionato importante. E per la prospettiva il prezzo è giusto, io farei questo investimento. Dipende dalle politiche delle società. Un Udinese e un Empoli hanno coraggio e fanno da anni questo tipo di discorso e poi vendono a prezzi importantissimi giocatori che vengono fuori. Ma è atipico per il calcio italiano di prendersi le responsabilità non è usuale, in altri Paesi accade più spesso. Il calcio è scoprire e lanciare, non solo prendere nomi conosciuti. Ci vogliono coraggio e competenza".
Jovic? "Per me è quello di 27 gol. Ha avuto una flessione per una scelta in cui non ha valutato bene con chi andava in concorrenza. Paga una scelta non solo per colpa sua e ora vuole dimostrare quello che vale. La Fiorentina ha fatto un grande acquisto".
Milenkovic? "E' un leader, è la colonna di un progetto e non sarebbe semplice rimpiazzarlo. Se la Fiorentina vuole crescere e fare bene in Europa è bene tenere certi giocatori".
Nastasic e Terzic? "Sono due situazioni diverse, il centrale veniva da qualche infortuinio di troppo e sapevano che rischiavano. Terzic era di prospettiva e non va buttato via anche se non si è affermato del tutto ancora. Certo la Fiorentina deve avewre certezze, con Italiano che vuole una rosa ampia per fare delle scelte".
Scamacca, Lucca e Viti via non è un buon segnale? "Il mercato è diventato globale ed è logico che voi italiani siete gelosi dei vostri talenti ma ci sta che qualcuno sia attratto da altre esperienze più attrattive".
In A giocatori più esperti, ma il vero acquisto è De Ketelaere del Milan? "Il Milan ha visto lungo e in prospettiva, sono sicuri che avranno un top ed io penso che non abbiano sbagliato. Mi ricorda Van Basten per l'eleganza, grande struttura fisica e molto tecnico e siccome anche Maldini che lo conosceva aveva voglia di rivederlo".
Kostic alla Juve usato sicuro? "Quando ero ds e andai a vedere Under21 serba lo segnalai a Sabatini per la Roma ma era extracomunitario. E' un giocatore che fa la differenza, ha fisico, tecnica ed è difficile da marcare perciò lo vedo a grandi livelli per qualche altro anno".