Dominio del Napoli a Firenze. Corriere dello Sport: "L'esordio di Pioli un incubo"

L'esordio al Franchi e il ritorno di Pioli dopo 2.351 giorni (dal 2019) sono stati un incubo per un'ora e venti: c'è tanto da rivedere e da lavorare, si legge questa mattina sul Corriere dello Sport. Incomprensibili sono stati anche i tempi di reazione della Fiorentina: finale pieno di cuore dopo una partita senz'anima. Il dominio del Napoli è assoluto in tutte le zone del campo: ognuno sa come occupare gli spazi, le pressioni sono feroci e le rotazioni e il moto perpetuo di McTominay, KDB e Anguissa disorientano Mandragora e Sohm. Fagioli è confuso, Lobotka lucidissimo. Il tentativo di Pioli di irrobustire la mediana fallisce presto, le distanze e l'occupazione non sono mai corrette, la difesa a cinque è fragilissima mentre quella avversaria è un muro.
Pongracic è infilzato a ripetizione. Ma le difficoltà della Fiorentina sono collettive: Comuzzo e Dodo fanno una fatica del diavolo a destra, tant'è che i primi due gol nascono da quel lato. E l'idea di attaccare sul tema unico, Dodo per Kean, non può essere sufficiente. Tra l'altro Buongiorno e Beukema sono super e azzerano Moise, unico vivo e vivace, e Dzeko. Se la Viola non va al tappeto è per merito di De Gea: 5 parate, almeno 4 decisive. Solo contro tutti fino al quarto d'ora finale: l'ingresso di Fazzini rianima la squadra e arriva anche il 3-1. Ma è troppo tardi.
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