VLAHOVIC, MEGLIO DEL "PRIMO" KALINIC E OGGI A -1 DA IMMOBILE
Sembra divenuto inarrestabile, Dusan Vlahovic. Il salto di qualità del centravanti serbo in questo 2021 è impressionante e, soprattutto, implacabile: ieri il classe 2000 ha raggiunto quota 13 gol in campionato, 12 dei quali - ricordiamo - segnati nelle ultime 18 gare. Per una media di 0,7 reti a partita (dalla dodicesima giornata in poi). Numeri da bomber vero, non a caso Vlahovic ha già superato il "primo" Nikola Kalinic, quello che si presentò a Firenze portando in cascina ben 12 sigilli alla sua prima stagione in Serie A. L'anno successivo ne avrebbe firmati 15 e non è affatto improbabile che il giovane attaccante viola riesca a raggiungere, o anche sfondare, la medesima quota.
Intanto il ventunenne ex Partizan di Belgrado ha messo nel mirino Giovanni Simeone che, giunto alla Fiorentina nel 2017-18, fu capace di chiudere il campionato con 14 reti, e magari successivamente proverà ad eguagliare i 16 gol in A siglati da Giuseppe Rossi nel 2013-14, annata dello storico 4-2 inferto alla Juventus. Altra grande soddisfazione per Vlahovic, al momento, è sapersi a un solo centro di distanza, nella classifica marcatori italiana, da bomber del calibro di Ciro Immobile, che solo un anno addietro veniva celebrato quale Scarpa d'oro del 2020. Tanto appagamento, insomma, per Dusan Vlahovic, le cui potenzialità a lungo conclamate stanno finalmente emergendo.