VIA DI FUGA
Dal linguaggio del corpo al curriculum in termini di esultanze, su Luka Jovic si sono concentrate ricostruzioni e prese di posizione delle ultime ore, segno che oltre i gol il serbo ha certamente alimentato nuovi dibattiti in una prima parte di stagione tutt’altro che avara di spunti. Di certo se la questione caratteriale non è passata inosservata il ritrovato ritmo realizzativo resta la miglior notizia del momento.
Anche perché in un attacco letteralmente trascinato da Kouamè il fatto che Jovic stia tornando alle migliori medie potrebbe essere il miglior ricostituente per la convalescente Fiorentina. A margine della vittoria (in rimonta) sui turchi è infatti emersa la solita propensione allo spreco davanti alla porta, quasi che questa squadra dovesse comunque collezionare un certo numero di occasioni per arrivare al fatidico gol.
E invece se davvero Jovic riuscisse a tenere il passo delle ultime sfide (5 gol nell’arco del mese di ottobre) per la Fiorentina molti orizzonti potrebbero comunque cambiare, magari aspirando a qualche vittoria non necessariamente schiacciante ma pur sempre figlia di un rinnovato cinismo negli ultimi metri. Ancora qualche ora, per capire se e come la squadra di Italiano potrà confermare quei progressi intravisti tra Inter e Basaksehir, due gare che pur con le ombre del caso sembrano offrire una via di fuga a polemiche e delusioni degli ultimi tempi.