VENTO PER UNA BANDIERA
Con il calciomercato ormai messo alle spalle da un paio di giorni, adesso le varie piazze calcistiche - anche in virtù della sosta di due settimane per le nazionali - sono alle prese con bilanci, ripensamenti e persino eventuali rimpianti. Un nome sul quale si è parlato molto sin dal momento dell'insediamento di Commisso è quello di Federico Chiesa. Il 25 viola era, e probabilmente rimane anche oggi, il miglior talento a disposizione di Montella, e i nomi delle squadre interessate, ormai da tempo, si accavallano. Con in testa una sola al comando: la Juventus.
I bianconeri, ad inizio estate, hanno spinto sull'acceleratore per provare ad anticipare tutti ed aggiudicarsi il figlio d'arte, ma sin dal primo istante hanno dovuto scontrarsi contro il volere del nuovo proprietario Rocco Commisso, fermo sulle sue convinzioni di poter trattenere Chiesa a Firenze, almeno per un anno. Non solo, infatti Commisso in tempi non sospetti già ventilava l'idea di "renderlo una bandiera", un'ipotesi tornata ancora in auge dopo l'intervista pubblicata stamani dalla Gazzetta dello Sport.
"Non posso permettermi che il gioiello della Fiorentina se ne vada a parametro zero. Mi piace credere che le bandiere esistano ancora nel calcio di oggi", ha chiosato il presidente gigliato, il quale già in passato aveva espresso la volontà di costruire attorno al numero 25 la nuova Fiorentina, giovane, bella, divertente e più italiana possibile. Certo, c'è da passare dalle parole ai fatti, e in tal senso, come avevamo anticipato già su queste pagine (LEGGI QUI), Commisso vorrebbe cominciare da un maxi-rinnovo, che faccia arrivare Chiesa ad un ingaggio di 4 milioni di euro annui, proprio come Ribery. Senz'altro potrebbe essere un notevole punto di partenza, unito però senza se e senza ma alla costruzione, o almeno al tentativo, di una squadra che in futuro possa essere competitiva. Perché per rendere Chiesa una bandiera, o quantomeno provarci, c'è bisogno di un po' di vento. E in questo momento sta cercando di soffiare Rocco Commisso.