UNA LUCE IN FONDO AL TUNNEL
Tra presente e futuro, spunta una luce in fondo al tunnel. Lo stadio si farà, gli accordi sono raggiunti: il barlume di speranza e di concretezza, raccontato su queste colonne nella giornata di oggi, è un bel mattone per il domani. In attesa che arrivino quelli concreti, pensare ad un nuovo stadio come solida realtà, con investitori dall'estero pronti a sborsare soldi pesanti, è manna dal cielo in un periodo di magre come questo. Futuro e prospettiva. La Fiorentina ci pensa e già guarda a quel che sarà, con la conditio sine qua non, ovvero il nuovo impianto sportivo, che sta finalmente per diventare una realtà.
Il problema è l'oggi. I dubbi sono sul presente. Perché anche Delio Rossi oggi è in bilico visto che, seppur non come primo accusato, è colpevole comunque di concorso di colpa nel crollo della Fiorentina. "Resto", ha detto, dopo il ko contro il Chievo, dopo essersi fatto da parte in seguito alla manita contro la Juventus. La classe di scolari svogliati e indisciplinati, però, fatica a seguirlo ed un ritorno al passato, a Sinisa Mihajlovic, fotograferebbe a pieno che la tempesta di idee dei viola è stata spazzata via da un tornado fatto di confusione ed errori. Firenze, una città sempre ricca di sogni e speranze, che pensa alla trasferta di San Siro come una triste passeggiata destinata ad esser coronata da una scoppola tinta di rossonero, è l'istantanea del disincanto del pubblico viola.
Reagire, adesso, sarebbe bellissimo. Sarebbe spazzar via i mille timori, proprio contro la regina d'Italia, contro il Milan arrabbiato e adirato dopo il ko contro il Barcellona. Chimere e sogni, talvolta, sono fatti per essere esauditi. Il presente, però, non lascia presagire nulla di buono, anche se la speranza è l'ultima a morire. Crollare sarebbe la più grande delle sventure, ora che i primi mattoni sono all'orizzonte, anziché lontani ed impalpabili miraggi.