ULTIME CHIAMATE
Stazione di Firenze, zona Campo di Marte. Ultima fermata prima dell'Europa che conta. Sono caldamente attesi sul treno in partenza per i sedicesimi di finale di Europa League coloro i quali fino a oggi, fondamentalmente, hanno soprattutto deluso. Anche perchè poi, su quella carrozza determinata dalle palline del sorteggio di Nyon, vorrebbero salirci anche quelli che, l'Europa, ancora nemmeno l'hanno vista.
Vargas, o Rebic, o ancora Wolski, per esempio, si sono ritrovati fuori dalla lista Uefa, e la loro Europa League nemmeno è cominciata. Ecco perchè,. tra le altre cose, la gara di domani contro il Dnipro ha un valore assoluto. Non solo per avviarsi al sorteggio di lunedì a Nyon con il dovuto ottimismo, ma anche per rendere l'ulteriore cammino europeo della Fiorentina ancora più affascinante e ricco di soddisfazioni.
E se per Matos, domani sera, si tratterà dell'ennesima conferma di fiducia, per qualcun altro sta già per suonare l'ultima campanella. Ilicic su tutti è chiamato a mandare segnali diversi rispetto a quelli spediti fino a oggi, discorso identico per Iakovenko e Bakic (o per gli stessi Alonso e Compper in difesa) che, se chiamati in causa, potrebbero provare a rendere meno inevitabile la cessione a gennaio. Un'ultima chiamata, quella di giovedì sera con il Dnipro. Per prendersi il primo posto e tutto ciò che ne consegue, ma anche per rimandare bocciature e giudizi definitivi di stampo negativo.
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