TRA SCELTE E FIDUCIA

09.11.2016 10:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
TRA SCELTE E FIDUCIA
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© foto di Giacomo Morini

E' il mestiere dell'allenatore, quello di operare scelte. Lo sa perfettamente Paulo Sousa, così come lo ha capito con il tempo la stessa società. Tanto più dopo un'annata, l'ultima, nella quale il tecnico portoghese non è andato troppo per il sottile di fronte a chi non ha ritenuto all'altezza di rientrare nel gruppo dei cosiddetti titolari. Sotto questo profilo, nell'ambito delle scelte o dei tagli, il punto di vista di Sousa fu chiaro più o meno da quando la Fiorentina affrontò l'Empoli nella passata stagione. 

Fu da quella partita (coincidenza vuole che i viola, alla ripresa, affrontino proprio l'Empoli) che nacquero le successive decisioni societarie, anche e soprattutto dal mercato. E fu dopo il 2-2 interno contro la squadra allora allenata da Giampaolo (lo stesso allenatore capace d'imbrigliare i viola domenica scorsa con la sua Sampdoria) che, per esempio, si chiuse virtualmente l'esperienza in viola di Mario Suarez. Una storia che oggi sembra ripetersi, almeno nei confronti di molti giocatori arrivati nel corso dell'ultima estate.

Se, per esempio, Zarate e Babacar sono l'emblema di quelle alternative in attacco che Sousa non vede moltissimo (le presenze di Kalinic lo confermano), gli altri volti nuovi sono rimasti soprattutto a osservare. E' il caso dei giovani Hagi o Toledo (anche se l'argentino al momento è infortunato) o del terzino Diks e del portiere Dragowski che, di fatto, il campo non lo hanno mai visto. Quanto agli altri come Sanchez, Cristoforo, Milic e Maxi Olivera la rotazione è stata pressochè costante.

Un segnale anche di come Sousa abbia valutato il recente mercato estivo e le operazioni del d.g. Corvino. Con il quale, per inciso, nel giro di poco sarà necessario programmare la prossima finestra invernale di mercato per strutturare una rosa nella quale l'allenatore portoghese possa riversare, come minimo, un pizzico di fiducia in più.