TEMPI E MANSIONI: PARTE L'ITER PER IL CAMPI NOU. E FIRENZE?
Ufficialmente l’incontro di questa mattina tra il sindaco di Campi Fossi e il dg della Fiorentina Barone è stato soltanto un “atto formale”, in seguito alla manifestazione di interesse che la società viola ha avuto nei confronti dei 36,5 ettari di proprietà della famiglia Casini, una delle quattro possibilità che il patron Commisso aveva indicato per la realizzazione dello stadio nuovo e per la quale ha rinnovato l’opzione fino al 2021. In realtà il faccia a faccia andato in scena nell’ufficio del primo cittadino (con tanto di colazione) è servito per gettare le basi di un percorso piuttosto lungo ma ben avviato, che potrebbe permettere al club di viale Fanti di sbrogliare una matassa molto più complicata del previsto per regalare alla Fiorentina la sua nuova casa.
TEMPISTICHE E COMPITI - Niente progetti, nessuna pianificazione specifica: ancora siamo agli albori di quella che potrebbe essere l’idea di un nuovo impianto nel cuore della piana. I due punti chiave del colloquio di oggi sono infatti stati la divisione dei compiti da qui al 2021 (data di scadenza dell’opzione per i terreni di Campi) e soprattutto un primo abbozzo di "schedule" dell'iter burocratico per capire che tempi si prefigurano per l’ambizioso progetto di Commisso. È stata infatti premura del sindaco Fossi far capire alla Fiorentina quali sono i passaggi formali da compiere per la realizzazione dello stadio (nuova variante, cambiamento del piano strutturare per un’area che da destinazione agricola dovrà diventare una zona di interesse metropolitano per attrezzature sportive, nonché la valutazione di impatto ambientale per il futuro progetto). La Fiorentina, da parte sua, adesso dovrà iniziare a pensare a un primo abbozzo di rendering per il nuovo stadio, un aspetto per la verità al quale il club viola aveva iniziato a lavorare da almeno sei mesi con l’architetto Casamonti (di progetti però ancora non ce ne sono).
ALTOLÀ A NARDELLA - Il fatto che la Fiorentina, con l’incontro di oggi, abbia dato una significativa accelerata sul fronte Campi non significa però che il tema Franchi sia stato ormai archiviato. Tutt’altro. Commisso è infatti ancora in attesa che il Comune di Firenze vada incontro alle esigenze della Fiorentina sia per quanto riguarda il discorso legato a Campo di Marte (magari nella “battaglia” con la Sovrintendenza, anche se molto dipenderà dal Decreto Semplificazioni che verrà emesso nelle prossime settimane dal Governo) sia per eventuali altre aree da sottoporre all’attenzione della società (la Caserma Perotti? L’ippodromo del Visarno alle Cascine?). In ogni caso però la sterzata di oggi è l’ennesimo pungolo sottoposto all’attenzione di Palazzo Vecchio. Della serie: noi ci stiamo muovendo, e voi?