SIAMO TUTTI UN PO' "LAMENTINI"

02.02.2014 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
SIAMO TUTTI UN PO' "LAMENTINI"

Nel giorno, 1 febbraio, che la storia ha designato come portatore di bomber viola, vi sono nati Batistuta e Rossi, la Fiorentina non trova la via della porta, non ci arriva nemmeno vicino, nella partita contro il Cagliari. I propositi di fare un bel regalo a Pepito, si sono infranti in novanta minuti sterili di gioco e di idee.

Quello cagliaritano è un campo ostile alla Viola che, nella storia ci ha perso il suo ultimo probabile scudetto, e dove spesso lascia il bottino della posta in palio. Il bel gioco ieri è rimasto “in continente” e la sconfitta è un ennesimo passo falso verso la corsa alla Champions League. Molti degli uomini in campo erano irriconoscibili e, se il mercato fosse sempre aperto, verrebbe voglia di cercargli altra collocazione.

Roncaglia, rivitalizzato nelle precedenti apparizioni, ha combinato un bel po’ di guai, culminati col rigore che ha fatto perdere la squadra. Aquilani, che ha fatto tre gol e mezzo la settimana scorsa, passati in secondo ordine rispetto ai guai dell’arbitro Tommasi contro il Genoa, aveva probabilmente finito le energie e si è trascinato per il campo. Ilicic è sempre più un oggetto misterioso, lento,  non reattivo ed inutile alla causa gigliata.

Anderson è ancora “troppo nuovo” e, con l’ingresso di Borja Valero, abbiamo capito quanto sia ancora “troppo importante” questo calciatore che, non avrà muscoli, come scherzosamente ha detto Montella per giustificare il suo infortunio, ma ha tanto di quel cervello e di quella classe che, da solo, ha smosso il torpore viola. Non è però riuscito a concretizzare il suo lavoro e non resta che lamentarsi per l’ennesima occasione perduta. Siamo anche noi “lamentini”, così come è stato definito il nostro allenatore dall’arbitro Mazzoleni. Il Mister si è lamentato dell’ostruzionismo del Cagliari, anche se la voce forse andava alzata in altre occasioni, dove gli errori sono stati ben più palesi ed orchestrati a nostro sfavore. La classe dei fischietti, potrebbe almeno stare zitta, visti i misfatti contro la nostra squadra, ma siamo anche coscienti che le colpe, ieri, sono state esclusivamente della Viola.

Il mese orribile doveva essere gennaio, ma è passato indenne, peccato avere iniziato febbraio nel peggiore dei modi, ma c’è un sistema per dimenticare velocemente.

Parte, infatti, un periodo dove si dovrà giocare molto perchè martedì arriva la semifinale di Coppa Italia, e ci sarà modo di riprendersi proprio da Udine. L’attenzione deve essere massima perché andare in finale, in questa competizione, è un traguardo che non possiamo mancare.

 

La Signora in viola