SCONTRO TRA TITANI
Mancano poco meno di ventiquattro ore alla sfida di domani tra Fiorentina e Napoli. La formazione di mister Vincenzo Italiano andrà alla ricerca dei tre punti casalinghi che mancano dalla vittoria contro il Torino di Juric, per 2-1, del 28 agosto. Una partita molto importante a livello di classifica che metterà di fronte due degli attaccanti più forti della Serie A: Dusan Vlahovic e Victor Osimhen.
Due centravanti veri, diversi, ma entrambi fortissimi: il primo è più di potenza, si apre lo spazio a sportellate, l'altro è veloce, se ne va a falcate. Tutti e due hanno fame ed ambizione in una stagione per loro fondamentale dopo che anno scorso hanno dato una certezza: sono loro gli indiscussi e indiscutibili centravanti titolari di oggi e di domani. Il nigeriano ha mantenuto i compagni ispiratori della scorsa stagione, il classe 2000 ha cambiato mentalità, schemi di gioco, modulo e colleghi d'attacco.
L'attaccante ex Partizan Belgrado ha una doppia funzione ovvero quella di finalizzatore e quella di riferimento perché la squadra si appoggia a lui, in attesa che allarghi il gioco sugli esterni. Vlahovic è coinvolto nella manovra, arretra e si sottrae ai suoi marcatori, mentre Osimhen va lanciato dalla distanza e la squadra deve lavorare per creargli lo spazio. Il sacrificio del nigeriano è comunque apprezzabile visto che recupera 2,2 palloni a partita contro gli 1,83 del classe 2000, ma a sorprendere è la media del ruolo che è 1,76.
Anche lo stesso Italiano si è detto preoccupato dell'attacco partenopeo durante la conferenza stampa di oggi: "Dico a battuta che abbiamo provato a togliere profondità a Osimhen... ma poi avremmo problemi con Politano e gli altri: il Napoli ha giocatori velocissimi, che a ridosso dello stretto possono inventarsi in ogni momento una giocata". Domani pomeriggio, quindi, andrà in scena questo "scontro tra titani" con i viola che dovranno stare attenti ad alzare troppo la linea e lasciare spazio da attaccare per l'ex Lille, mentre Vlahovic avrà come cliente Koulibaly, sicuramente non una passeggiata.