QUANDO SI DICE "GOBBO" NELL'ANIMA

27.07.2017 00:00 di Sonia Anichini   vedi letture
QUANDO SI DICE "GOBBO" NELL'ANIMA

C’è differenza fra uomo e uomo, come c’è fra calciatore e calciatore. Nella Fiorentina del “fuggi fuggi” generale, le parole di saluto di Bernardeschi (arrivate non proprio tempestive) danno la dimensione di quello che lui è, un piccolo uomo e non solo per la giovane età. Concordo pienamente con la voglia di avere grandi ambizioni e la certezza, purtroppo, che a Firenze sono svanite da tempo, ma c’è modo e modo di lasciarsi. 

Sono ancora nei nostri occhi e nel nostro cuore le parole di Borja Valero e il suo commiato pieno di gratitudine per la Fiorentina ma soprattutto per i fiorentini e il suo “Viva Fiorenza” la dice lunga sulla sua integrazione con la nostra città. Tu Federico hai salutato anche chi disegna le righe del campo, degno di assoluto rispetto, ma hai tralasciato scientemente i tifosi viola. Forse non hai dimenticato i fischi che ricevesti dopo il rigore mancato contro l’Inter ed avevi già palesato il tuo pensiero, mentre preparavi il tuo addio covato per ben 9 mesi come una creatura, con quel “ sti pezzi di m…” dopo il pareggio col Sassuolo. Lo scorso campionato non è certo stato dei migliori sotto tutti i punti di vista, ma potevi comportarti da professionista e partire per la tua amata Juventus senza lasciare ulteriori veleni per strada. 

Tu non ti sei mai sentito fiorentino, nonostante le tante parole a vanvera profuse, altrimenti capiresti la rabbia che ci fa vedere uno dei nostri calciatori vestire la maglia bianconera anche se, tranquillo, nessuno ti paragona a Baggio e al clamore che provocò il suo trasferimento. Altri tempi, altro calcio, altro spessore umano. In questa ottica fa ancora più incavolare la constatazione che la nostra società non ha fatto niente per evitare questo scempio. Sono dell’idea che la promessa di un lauto ingaggio (2,5 milioni l’anno) e il prolungamento del contratto sono stati una manfrina concordata fra le parti. Una società che vuole ribassare il monte ingaggi, che vende tutti i pezzi pregiati, come poteva spingersi così in alto con te? I DV non avevano buoni rapporti con la famiglia Agnelli, ma con 40 milioni in saccoccia si può chiudere un occhio, anzi due. Tu eri il prototipo del calciatore dal quale ripartire, giovane del vivaio, italiano e di buone speranze, ma anche questa possibilità è caduta sull’altare del disfacimento. Ho i brividi quando sento dire che Chiesa prenderà il tuo posto perché penso già alla sua prossima partenza fra uno o due anni. Sono però sicura che lui sia molto più uomo di te, molto più serio e meno…gobbo nell’anima! 

Noi comunque non ci dimenticheremo di te e ti aspettiamo a Firenze con la tua nuova squadra, almeno che non sopraggiunga un altro attacco di gastroenterite a bloccarti e ti auguriamo tutta la fortuna che hanno avuto la maggior parte degli ex viola che ci hanno lasciato. 

La Signora in viola