POKER SERVITO?

FirenzeViola.it

Dalla cintura in su, per forza di cose, è obbligatorio immaginare. E' nel reparto offensivo che alla Fiorentina, in questo momento, mancano la maggior parte delle certezze. E se al quadro già chiamato in causa dall'esordio di San Siro del 20 agosto si aggiunge la squalifica di Chiesa, e l'infortunio di Saponara, si fa ancora più fatica a viaggiare con la fantasia. Ad oggi,con questa rosa, i viola potrebbero pure affidarsi in attacco a Kalinic, ma nel terzetto alle sue spalle Pioli dovrebbe come minimo inventarsi qualcosa se non ricorrere a Zekhnini e Hagi. Affascinate se volete, ma al tempo stesso parecchio rischioso fosse solo per le giovani età.

Eppure, al netto dei problemi su Emre Mor e di quelli cronici per Eysseric, anche in altri reparti servirà mettere mano. In difesa, certo, per fornire alternative a sinistra a Maxi Olivera e un'ulteriore scelta da centrale, ma anche in mezzo al campo. Il rebus per decifrare il futuro della linea mediana è affidato alle scelte di Badelj, per il quale il Milan non è sempre rimasto equidistante e il cui cambio di procuratore potrebbe anche aver rimescolato le carte in tavola. Farà differenza la sua posizione, al di là di tutto, perchè se dovesse restare Corvino potrebbe anche rimanere così a centrocampo con un poker di soluzioni. 

Due mediani da 4-2-3-1 da pescare in un novero di quattro elementi composto da Cristoforo, Veretout,Sanchez e (dovesse restare) Badelj. Attenzione, trattasi di intenzione da valutare con lo scorrere del tempo e al netto di un auspicio che invece spingerebbe a chiedere un altro innesto di qualità nella linea dei centrocampisti. Ma in tempi di posizione tirate come quelle che si registrano con Borussia Dortmund e Nizza, dopo i duelli con Juve e Inter per Bernardeschi e Vecino, c'è anche l'ipotesi che alla fine a centrocampo le disponibilità di Pioli rientrino in un poker. Almeno quello, oggi come oggi, sembrerebbe già servito.