PECCATI DI GIOVENTÙ
Un grossissimo errore di valutazione, uno di quei difetti tipici della gioventù, di quel periodo della vita in cui è maledettamente difficile accettare le vie di mezzo e scorgere le sfumature tra gli estremi. E d’altronde la Fiorentina che a Empoli trova la sua settima sconfitta stagionale sembra proprio non conoscere qualsiasi via intermedia, nello specifico rappresentata da quel pareggio che la squadra di Italiano non ha mai trovato. E’ anche da questo dato che si può ripartire per spiegare l’amara sconfitta di ieri, maturata quando la Fiorentina sembrava avere in pugno la partita, e nella quale tenere di conto di un tasso di gol subiti nuovamente alzato nell’ultimo quarto d’ora di gara. Altra statistica di cui Italiano dovrà tener di conto nella digestione del k.o. del Castellani che si preannuncia lunga e fastidiosa.
Perchè fino al momento in cui la squadra di Andreazzoli ha trovato il pari (sfruttando anche un fallo su Gonzalez non sanzionato dall’arbitro oltre a all’uscita troppo avventurosa di Terracciano che ha poi ostacolato anche Milenkovic) i viola avevano fatto la partita che dovevano fare, mostrando anche la giusta maturità di chi ha saputo voltar pagina dopo la serata di gloria con il Milan. Il problema però è che se i cambi non regalano nuovo sprint alla squadra, e ieri nè Castrovilli nè Nico sono riusciti nell’intento, quel che non è stato capitalizzato nei momenti migliori rischia di ritorcersi contro, presentando un conto salato al fischio finale come avvenuto ieri.
Se Vlahovic non conosce pausa in un 2021 in cui ha segnato più di Hamrin (record nella storia viola con 28 gol) tutti gli altri paiono avere le polveri troppo bagnate sotto porta. Lunga la lista di chi ha partecipato al festival delle occasioni del primo tempo di Empoli (Milenkovic, Callejon, Quarta, Saponara e Bonaventura con tanto di traversa sul cross deviato da Parisi) altrettanto quella dei rimpianti per non aver affondato il colpo una volta finalizzato il bel triangolo tra Vlahovic e Callejon (che forse per la prima volta in stagione aveva convinto).
Insomma il k.o. è di quelli da superare di slancio in classifica grazie al calendario fitto e alla Sampdoria in arrivo martedì sera, ma anche da interiorizzare a fondo per capire come porre immediato rimedio. Perchè la corsa all’Europa che tutti nello spogliatoio hanno rilanciato passa anche da un passivo di reti da limare (19 in tutto, 2 in meno di quelle segnate) oltre che da un attacco nel quale è impensabile andare avanti facendo affidamento sul solo Vlahovic (più della metà dei gol segnati dai viola sono suoi, 11 su 21). Che qualche rete in più possa arrivare dal mercato di gennaio è quello che si augurano tutti, Italiano in primis, ma da qui fino alla fine dell’anno toccherà comunque individuare i giusti correttivi per non gettare al vento altre occasioni come quella di ieri.