"Partita dopo partita": Vanoli spiana la strada. E poi stimola Gud e Fagioli
"Abbiamo lavorato sotto tutti gli aspetti, tattico e fisico. Sappiamo l'importanza di questo mese, partita dopo partita: iniziamo dal Sassuolo". Paolo Vanoli è stato chiaro, nella conferenza stampa di questo pomeriggio. L'allenatore della Fiorentina ha fatto il punto sul lavoro impostato in queste settimane, ma anche sui singoli da cui si aspetta di più. A partire da Albert Gudmundsson: "Lo vedo maturo, ha passato tre anni non facili, si è liberato di questo peso e ora voglio si liberi anche in campo, facendo vedere ciò che ci aspettiamo. Io in lui credo molto, questa situazione non è stata facile ma ora lo vedo un po' più sorridente. Come ha detto lui, adesso non vuole essere compatito: è un professionista e starà a lui".
Spazio poi anche a Nicolò Fagioli: "Fagioli è una mezzala di palleggio ma mi è piaciuto anche da play, però deve vedere di più la giocata in avanti. Pretendo dal centrocampista che guardi più avanti, e Nicolò ha queste qualità. Nicolussi pure, deve imparare questo. Però, ci vuole più ordine: devono essere collegati come con un filo, che giochino a due o a tre. L'importante è non perdere il centrocampo, perché spesso, per voglia di fare, perdiamo il posizionamento. E vuol dire non riconquistare la seconda palla, questo ci manca. Tornando a Fagioli, mi ha dato fastidio che con l'Atalanta ha badato troppo a schermare Scamacca".
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