PAROLA AL CAMPO
Le turbolenze sembrano superate. Nella settimana in cui si è chiuso il mercato non sono mancate le prime vere polemiche intorno ai progetti societari, qualche riferimento a una campagna acquisti che non ha previsto l'arrivo della tanto attesa punta e i dubbi su un assetto tattico come minimo da rivedere hanno poi indispettito lo stesso Commisso che in sede di presentazione del nuovo centro sportivo ha reclamato tempo e pazienza per portare a compimento i primi obiettivi.
Fin qui la routine prevedibile nel frenetico vortice del pallone che consuma tutto e tutti nel giro di pochissimo tempo, se non fosse che di mezzo c'è stato anche il freddo addio a Federico Chiesa. Questione che ha fatto discutere così tanto da far passare in secondo piano l'arrivo di Callejon ma la cui risoluzione può diventare un punto di forza di tutto lo spogliatoio a patto che oltre al gioco anche i risulati possano regalare un po' di serenità a tutto l'ambiente. Dal campo, dalle sue risposte, passa il destino di un gruppo, di fronte ai risultati ogni parola è spazzata via dal vento.
Alla ripresa i viola sono attesi da un ciclo tutto sommato abbordabile, Coppa Italia inclusa, mentre Iachini avrà tutti gli occhi addosso per capire come vorrà mettere in campo la squadra dopo gli accorgimenti del mercato. Se il 352 sembra fin da ora stretto per più di un motivo (leggere non solo alla voce Callejon ma anche sul fronte Amrabat) il 343 pare essere la chiave di volta presa in considerazione dal tecnico per favorire l'inserimento immediato di Callejon. Soprattutto lo spagnolo potrebbe regalare alla Fiorentina nuove soluzioni, magari già domenica a Spezia, e non sarebbe male riprendere il cammino con una vittoria che archivi definitivamente le recenti elettricità.