MONTELLA E TANTI MOTIVI PER FESTEGGIARE
Un pareggio che può dare forza e rappresentare la partita della svolta per Montella e la Fiorentina. Con la Juventus rimane il rammarico di non avere trovato la zampata (o testata in qualche caso) vincente e di non aver approfittato di una avversaria al di sotto del suo standard ma la prestazione e lo spettacolo offerti sono una iniezione di fiducia per tutti, Vincenzo Montella in primis. Il punto contro una avversaria di questo calibro smuove però finalmente la classifica (nonostante della vittoria se ne sia persa traccia e manca ormai dalla partita dello scorso campionato con la Spal nella gestione Pioli) e allontanano le ombre che aleggiano sul tecnico, nonostante le smentite di rito. Tante occasioni create sono infatti merito di un gioco efficace e coraggioso e di un nuovo modulo studiato dal tecnico alla fine del mercato, contro avversari che spaventano sempre chiunque. La presenza di Luciano Spalletti in tribuna (non l'unico tecnico presente in realtà) sembrava anche un presagio negativo, visto che tanti lo invocano sulla panchina gigliata nonostante lui, libero ma con un sostanzioso contratto con l'Inter, fosse a godersi una bella partita e basta. L'assenza di gol in una partita pieni di occasioni deve essere semmai un campanello d'allarme perché sotto porta ci sia più lucidità e concentrazione.
Tra l'altro gli stessi attaccanti (nessun centravanti però) avrebbero meritato quel gol e su questo dovrà lavorare semmai Montella. Che ieri sera ha festeggiato con i due fratelli, gli amici e la moglie Rachele. Nello stesso ristorante dove Commisso e Barone hanno portato a cena Pradè e tutti gli ospiti arrivati dall'America e dove per caso si è ritrovato in mezzo ai festeggiamenti anche Milenkovic con la compagna. Il patron ha abbracciato tutti allo stesso modo. Per aggiustare la mira ci sarà tempo, intanto questa bella prova contro la Juve andava festeggiata.