MENO TRE GIORNI ALL'ATALANTA

03.06.2011 20:00 di  Marco Sarti   vedi letture
MENO TRE GIORNI ALL'ATALANTA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Meno tre giorni al giorno del giudizio. Domenica pomeriggio, infatti, (ore 17) la Primavera Viola affronterà l'Atalanta nella prima "finale" che porterà poi alla vera Finale Scudetto. Una partita già ampiamente pubblicizzata questa, che però assume tanta importanza quanta è stata la delusione per le prestazioni dei grandi. Perché in questa stagione - molte volte è stato ripetuto - le maggiori soddisfazioni (anzi, le uniche) sono arrivate dalle pianticelle del settore giovanile. In un climax quasi poetico la Primavera ha prima perso di un soffio la Coppa Carnevale al Torneo di Viareggio, poi, poco più di qualche settimana dopo, ha "suonato" l'inno Viola (quello di Narciso Parigi) all'Olimpico.

Soddisfazioni, e nemmeno tanto piccole. Come quella di vedere qualche giovane in prima squadra, esordire e, come se niente fosse, arginare Ibrahimovic (vedi Camporese). Oppure debuttare e correre sulla fascia come uno che in Serie A ci gioca da anni (vedi Piccini). E poi Seferovic che, nonostante sia ancora acerbo, piace già a squadre di Serie A come il Bologna. Salifu, Carraro, Iemmello. Certe volte ci si perdono per strada tutti i talentini che giocano con la casacca viola. Non se li perdono i ds di Serie B però, che, come ci hanno più volte rivelato, sarebbero pronti a fare carte false per esporre (in prestito, s'intende) qualche gioiellino firmato Made in Fiorentina.

Ed infatti tante situazioni andranno valutate con cura. Carraro meglio in prestito o in prima squadra? E Iemmello? E Salifu? Taddei? Insomma sono tanti i ragazzi che potrebbero avere qualche possibilità (ed anche più di una) di trovare una squadra che li faccia giocare e magari crescere. Starà a Pantaleo Corvino scegliere, e - siamo sicuri - questo surplus di lavoro rispetto a quello (già cospicuo) sulla prima squadra non gli peserà. Adesso però non è il momento, c'è l'Atalanta da affrontare. E l'importanza dell'avvenimento impone che i discorsi di mercato siano, almeno per qualche giorno, accantonati. C'è da onorare un campionato, chiudere al meglio una stagione che, andrà come andrà, sarà comunque positiva. Avanti ragazzi.