LA LINEA DURA
Lo abbiamo detto, seppur in un'altra sede: la querelle tra Riccardo Montolivo e la Fiorentina non può dirsi certo conclusa con le esternazioni del giocatore e le risposte di Sandro Mencucci e Mario Cognigni. Si è concluso, e nel modo in cui tutti ci immaginavamo, il braccio di ferro riguardante il rinnovo contrattuale. Ma la separazione in senso stretto si prospetta assai complicata. E con la possibilità che si aprano scenari che erano stati ventilati ma che in pochi immaginavano avrebbero potuto concretizzarsi. Come quello prospettato da La Gazzetta dello Sport, che vedrebbe la società pronta non solo a trattenerlo fino alla scadenza, ma addirittura senza farlo giocare. Ed alla luce di questa indiscrezione appaiono di estrema importanza alcune delle parole pronunciate da Sinisa Mihajlovic, proprio riguardo allo stesso Montolivo, nell'intervista rilasciata a Stadio: "Se resterà, sarà dura per lui giocare l'anno prossimo sapendo di essere in scadenza di contratto...". Attenzione, però, "la rosea" lascia anche una via d'uscita a questa situazione di empasse: la cessione non è esclusa, ma a patto che arrivi un'offerta adeguata. Giusto quindi, come ha fatto lo stesso quotidiano, sottolineare come la posizione che la società potrebbe prendere sia molto diversa da quella assunta a suo tempo nei confronti di Luca Toni e Adrian Mutu: qui le possibilità sono due, o la cessione di Montolivo, a dispetto di un contratto in scadenza tra un anno, sarà utile alla società o meglio non ricavarci un euro e lanciare un'ulteriore segnale a chi non ha capito con chi si ha a che fare. In altre parole, la Fiorentina non vuole piegarsi in alcun modo, ma, se proprio dovrà farlo, lo farà solo dal punto di vista finanziario, non certo da quello della propria immagine.
E Montolivo? Il giocatore ha dichiarato che per lui restare fino alla scadenza non sarebbe una punizione; e sono in molti a confermarci che ha detto certe cose in totale buona fede. Ma cosa succederà se gli verrà prospettata la possibilità di trascorrere un anno in tribuna, per giunta nella stagione che precede i campionati europei? Si sfogherà ulteriormente oppure il suo agente tirerà fuori dal cilindro l'offerta che potrà soddisfare tutte le parti? Al momento non ci resta che aspettare. Certo, non possiamo non notare come un bubbone stia finalmente scoppiando. E la speranza è che, come solitamente accade, scoppiato il bubbone si provi una generale sensazione di sollievo. Ma, come sappiamo, non sempre va così. A volte, se non si estirpa la radice, si rischia che sotto la pelle si crei qualcosa di ancora più grave. Qualcosa che ci fa enormemente paura.