LA FIORENTINA AL CENTRO DEL MONDO POLITICO: MISSIONE COMPIUTA
In città non si fa altro che parlare del grande show con cui ieri la Fiorentina ha inaugurato ufficialmente il Viola Park. La cosa bella però è che non se ne parla solo in ambienti fiorentini o legati ai tifosi, ma se ne parla anche in ambito nazionale e addirittura anche fuori dai confini italiani. Logico, visto che si tratta di un centro sportivo di caratura Mondiale, mentre meno scontata è stata la presenza massiccia di personalità di spicco della politica del calcio e non solo.
Gianni Infantino è l'uomo più influente del mondo del calcio, è il presidente della Fifa, uno che è dentro al "palazzo" da decenni e ieri ha esaltato le nuove infrastrutture della Fiorentina con un bel video messaggio culminato con la frase: "Il Viola Park proietterà la Fiorentina verso il futuro". Un rapporto quello tra Commisso e Infantino che si conosceva ma che ora verrà riconosciuto da tutto il mondo calcistico, non una banalità vista l'importanza dei rapporti politici anche nello sport. Rapporti internazionali confermati anche dalla presenza del presidente dell'Uefa Ceferin, che senza mezzi termini ha dichiarato che il Viola Park è "il più bel centro sportivo" che abbia mai visto nella sua vita.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina invece, ha sottolineato come la Fiorentina sia andata oltre i limiti del nostro paese dichiarando che il Viola Park è "la dimostrazione che se si vuole si può realizzare qualcosa di importante". Una vicinanza anche alla Federazione assolutamente non scontata, che permetterà ai viola di schierarsi in prima fila per eventuali battaglie, anche politiche, all'interno del mondo del pallone nostrano.
Per finire, ma non in termini di importanza, il ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato di "appuntamento con la storia" anch'egli dimostrando di essere molto vicino alla Fiorentina intesa come club, motivo in più per sperare in futuro un appoggio anche a livello Nazionale per poter evolvere la situazione sportiva e infrastrutturale della città di Firenze.
Aver avvicinato così la politica nazionale e internazionale era una missione che Commisso e i suoi dirigenti si erano imposti fin dall'arrivo in città e ad oggi si può dire che è sicuramente tra le più riuscite. Tutti riconoscono a Commisso e alla Fiorentina una lungimiranza atipica all'interno del calcio italiano e questo tutti sperano possa essere un motivo in più per collaborare e far crescere in primis la Serie A, ma anche e soprattutto ai nostri occhi, lo stesso club viola.