LA 10, Un passato glorioso e un cupo presente

22.02.2012 13:30 di  Andrea Giannattasio   vedi letture
LA 10, Un passato glorioso e un cupo presente
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Tra le numerose polemiche sollevate dai tifosi ieri dopo la triste prestazione della Fiorentina c'è quella annosa, relativa alla maglia numero 10. L'indecoroso gesto di Olivera, dopo cinque minuti dall'inizio della ripresa, ha riportato all'attualità la gestione di una maglia sacra per il tifo viola, il cui numero è stato sulle spalle di campioni del calibro di Antognoni, Baggio, Rui Costa e, tra gli ultimi, l'indimenticato e rimpianto Adrian Mutu per il quale - al di là di quanto fatto fuori dal campo - parlano i suoi numeri in viola. A rigor di logica il 10 della Fiorentina ad oggi spetterebbe senza ombra di dubbio a Jovetic, non soltanto per il ruolo solitamente ricoperto da quel numero ma per il valore che esso contiene: ed il montenegrino è indubbiamente il giocatore migliore della rosa ed il suo immediato futuro.

Tuttavia, per quanto società e compagni abbiano più volte esortato il fantasista viola a scegliere la mitica 10, il giocatore si è sempre rifiutato, in quanto legato fin da piccolo all'8, il numero che portava al Partizan e che indossa ora in viola. Nell'ultimo anno inoltre, il numero di 'Antonio' è stato indossato prima da Santiago Silva, che nel giro di quattro mesi è stato in grado di far rimpiangere i vari Castillo e Bonazzoli, e poi da Olivera, che col gesto di ieri ha già instradato pessimamente la sua nuova carriera in viola, macchiando di fatto la gloria di un numero e di una maglia sacra.

E' questo il destino che deve subire la maglia che più di tutte ha fatto sognare il popolo viola? La provocazione pertanto sorge spontanea: perché non scegliere di ritirare simbolicamente la maglia 10 in onore dei campioni (quelli veri) che l'hanno indossata?