IL RETROGUSTO PIACEVOLE DI UN PUNTO GUADAGNATO
Ha un retrogusto molto più olandese che non toscano il pari al termine di Fiorentina Napoli. Il punto che la squadra di Italiano porta a casa dopo 90 minuti solidi, anche grintosi, è sicuramente diverso da quello che aveva sollevato qualche delusione una settimana fa al Castellani, ed è inevitabile sia così anche per il valore degli avversari. Al cospetto di un Napoli partito forte in questo avvio di campionato i viola raramente arretrano e se la giocano alla pari nonostante le fatiche di coppa.
Non un aspetto banale per una Fiorentina appena all’inizio di un vero e proprio tour de force come quello che si preannuncia all’orizzonte tra campionato e Conference League e chiamata ieri sera ad affrontare la prima vera “big” della stagione. Molti meriti per il punto guadagnato ieri sera vanno a un Amrabat ormai consolidato nella linea mediana, così come sulla corsia sinistra Sottil avrà sì peccato di egoismo in talune circostanze ma mettendo comunque pressione a Di Lorenzo, mentre se qualcosa va ancora registrato è in attacco che serve migliorare.
Perchè Ikonè è autore di un passo indietro rispetto alla prova incoraggiante di Enschede, e perchè Jovic continua a essere poco servito anche per il poco movimento fuori dall’area di rigore. Nel finale di gara il serbo è tra quelli più in difficoltà, segno di una condizione tutta ancora da trovare, e più in generale non sembra ancora in grado di guidare una fase offensiva che ieri sera si è retta sugli strappi di Sottil.
Un aspetto su cui lavorare già da mercoledì, per affrontare l’Udinese e arrivare nelle migliori condizioni alla sfida di sabato contro la Juventus, pur con la consapevolezza che in queste prime cinque sfide della stagione due vittorie e tre pareggi rappresentano un buonissimo risultato oltre che un dato d'imbattibilità da non snobbare. Tanto più per un gruppo che soltanto venerdì, all'alba, è rientrato dall'Olanda.