IL NUOVO 72 VIOLA. COME CAMBIA LA FIORENTINA CON BARAK
C'è un nuovo 72 in città. Un numero di maglia che a Firenze hanno già indossato due giocatori importanti ciascuno a suo modo per la storia recente della Fiorentina: Josip Ilicic e Paolo Vanoli. Antonin Barak proverà a seguire le orme di due giocatori che per caratteristiche potrebbero anche somigliargli, magari diventando anche qualcosa di più per Vincenzo Italiano e i tifosi della Fiorentina.
Numeri e curiosità a parte, il tecnico che ieri ha celebrato il passaggio del turno nella sua prima sfida europea sarà senza dubbio il più contento dell'arrivo dell'ex Hellas Verona, in partenza fin da inizio mercato e alla fine arrivato a Firenze quasi a prezzo di saldo.
La contentezza dell'allenatore sarà non solo per la qualità che Barak potrà dare alla squadra, ma anche perché a differenza di altri acquisti conosce già il campionato italiano e dopo un corso intensivo di Italianismo potrà dare mano ad una squadra chiamata a giocare praticamente ogni tre giorni da qui a novembre. Ne sa qualcosa Maleh, che complice una condizione di Duncan non proprio al 100% ha giocato quattro partite in 15 giorni.
È chiaro che Barak si giocherà il posto a centrocampo con le altre due mezzali mancine, ma all'occorrenza potrà anche far rifiatare Bonaventura che ha caratteristiche simili all'ex Hellas Verona e Lecce. Il classe '94 ceco però ha una qualità che più di altre farà comodo ad Italiano: nelle 64 partite giocate con l'Hellas ha segnato 18 gol, praticamente uno ogni 3/4 match. Uno score che sarà fondamentale per una squadra che crea tanto e concretizza poco.
Antonin Barak risolverà i problemi in zona gol della Fiorentina? Ai posteri l'ardua sentenza, ma Firenze intanto si può godere il suo nuovo centrocampista.