IL COUNTDOWN PER COMMISSO: TUTTI I FRONTI DEL PRESIDENTE
Il countdown è iniziato ormai dal momento in cui sono filtrate le prime indiscrezioni: ancora due, tre giorni al massimo e Rocco Commisso sarà di nuovo in Italia, a Firenze. Nella sua Firenze di fede viola, colpita dall'assenza forzata di un uomo di cui era stata abituata a sentire la voce e/o vederne la faccia ad intervalli piuttosto regolari e cadenzati, e che invece - salvo occasioni sporadiche, tra cui l'ultima e più recente che ha fatto rapidamente planare chi si aggrappava a dorati sogni di mercato - ha finito con il farsi sentire e vedere meno spesso. Una distanza fisiologicamente creata e mantenuta dai danni causati dal Covid in tutto il mondo, ma ad occhi ed orecchie di molti percepita pure come un segno di profonde riflessioni in cuor suo.
Adesso, però, il presente e l'immediato futuro raccontano dei preparativi per il suo rientro in suolo fiorentino, dovendo ancora comprendere le modalità di approdo in Italia ed il percorso di tutela sanitaria che dovrà eventualmente tenere. La testa, sua e di chi gli sta attorno, è però già proiettata ai numerosi fronti di lavoro sui quali il presidente si proietterà non appena sbarcato nel Belpaese. Per prima cosa le infrastrutture, non c'è da girarci intorno. Già in programma infatti un incontro con il sindaco Casini per avere aggiornamenti sulla situazione Bagno a Ripoli per il Centro Sportivo, anche se al vertice non può che esserci la questione stadio. Il Decreto Semplificazioni è divenuto legge, e la Fiorentina ha già espresso parziale soddisfazione sui suoi canali, pur mantenendo la volontà di perseguire i soliti tre diktat di Commisso: tempi rapidi, costi contenuti e controllo totale. I faccia a faccia che ci saranno con le varie parti coinvolte daranno modo al presidente viola di costruirsi le sensazioni sul campo, come piace a lui.
Poi, come da lui stesso ammesso, terrà d'occhio il mercato. Come confermato in conferenza stampa da Amrabat, Commisso è tra quei presidenti che amano metterci lo zampino, e se da un lato non sono da escludere del tutto interventi a sorpresa in entrata dettati dalla sua presenza fisica, capace di smuovere le acque maggiormente rispetto ai suoi dirigenti, senz'altro il suo ritorno a Firenze sarà occasione per parlare vis-a-vis con Federico Chiesa, il padre e le altre persone che possono o meno determinare il suo futuro. Il rinnovo, ve l'abbiamo già raccontato, appare ancora decisamente lontano ma, come già avvenuto, un Commisso presente può provare ad incidere eccome. Ultimo, ma non ultimo, un eventuale sassolino dalla scarpa chiamato Rebic: ben consci dei rapporti gelidi che il club viola ha in questo momento con il procuratore Ramadani, in caso di manovre al limite o penalizzanti per la Fiorentina, viene difficile pensare che il vulcanico numero uno gigliato accetti tutto senza appellarsi pubblicamente. Commisso, l'abbiamo capito, è uno che la faccia ce la mette, e ben presto anche i fiorentini potranno finalmente rivederla in carne ed ossa. Martedì, al massimo mercoledì.