IL DUBBJO

18.06.2013 10:00 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
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FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Tutto ruota intorno a Stevan Jovetic. E' la sua cessione il vero nodo da sciogliere per quanto riguarda il mercato della Fiorentina. Il prolungarsi dei tempi per la sua cessione, bloccano di fatto tutte le mosse del ds Daniele Pradè e del dt Eduardo Macia, che già da qualche settimana hanno in mano due o tre operazioni che attendono soltanto di essere chiuse. Non solo Mario Gomez, che ormai aspetta solo il via libera per imbarcarsi sul volo per Firenze, ma anche Michael Agazzi dal Cagliari, che è già stato bloccato ma che attende l'assalto finale per prendere il primo traghetto per approdare in Toscana.

Juventus o Premier League. Nel primo caso, i bianconeri continuano a cercare di abbassare il prezzo del cartellinmo del giocatore, con tutti i mezzi possibili. Da Gabbiadini a Marrone, basta che il prezzo in cash scenda abbondandemente sotto i 20 milioni. Dall'Inghilterra la situazione potrebbe evolversi da un momento all'altro, ma allo stesso tempo, tutto potrebbe non muoversi mai come del resto è successo anche in passato. E' vero che i tabloid continuano a parlare di un interesse da parte di City e Chelsea, ma di fatto in casa viola di ufficiale non è arrivato niente.

Quindi il dubbio che la situazione possa bloccare tutto, rischiando anche di far saltare il colpaccio Gomez, inizia ad insinuarsi nella mente dei tifosi e non solo. L'ipotesi ritenuta folle solo un mese fa, di vedere Stevan Jovetic partire per il ritiro insieme col resto della squadra, ogni giorno cresce sempre di più. Con il rischio ovviamente di vedere una vera e propria contestazione "ad personam", che potrebbe anche avvelenare il clima di festa dei primi giorni a Moena. Fali Ramadani sta passando giorni febbrili alla ricerca di una soluzione, ma il dubbio che sia lui, che il suo giocatore insieme alla stessa Fiorentina, possano impanatanarsi negli scontri di mercato è quanto mai reale. Dagli uffici viola viene ripetuta la litania che "non c'è alcuna fretta", ma la sensazione è che se le cose non si dovessero sbloccare entro la prossima settimana, tutto ciò di buono costruito fin ora, potrebbe crollare costringendo Pradè e Macia a ricominciare da capo.