IL COMMENTO: ORA BASTA, SOUSA DICA SE RESTA O NO. SI DEVE COSTRUIRE IL FUTURO

Il commento di Enzo Bucchioni dopo Fiorentina-Sassuolo sul momento viola
17.04.2016 19:43 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
IL COMMENTO: ORA BASTA, SOUSA DICA SE RESTA O NO. SI DEVE COSTRUIRE IL FUTURO
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© foto di Federico De Luca

Non conosco personalmente Sousa, me lo descrivono come persona seria, intelligente, gran lavoratore. La Fiorentina è contenta del suo lavoro, è convinta che quest’anno comunque positivo, gli sia servito a fare esperienza nel campionato italiano e la prossima stagione potrà fare ancora meglio. Questi, sostanzialmente, sono i motivi che hanno indotto Andrea Della Valle a confermare l’allenatore portoghese in più occasioni, pubbliche e private.

Non conosco personalmente Sousa, non so quale sia la sua filosofia di vita, se davvero vive day by day, ma se fossi io al posto di Della Valle mi sarei già stufato. Come può un allenatore confermato con lode dal suo presidente non rispondere in maniera chiara con frasi del tipo "Lo ringrazio", "Sono contento", "Anch’io resto volentieri a Firenze"? Sinceramente non lo capisco. Posso pensare che il basso profilo sia figlio della modestia e della cultura del lavoro di Sousa, invece mi viene il sospetto che derivi da una grande presunzione. Ma chi è Paulo Sousa per permettersi di tenere in scacco una società e una tifoseria senza darle certezze?

Non voglio essere troppo drastico, ma c’è qualcosa che non mi torna. So che l’allenatore era rimasto male delle uscite parecchio dure sul suo operato verbale dopo il mercato, più o meno attribuibili a Diego Della Valle. Sappiamo tutti che non ha gradito certi acquisti e certe cessioni. Ma queste sono dinamiche normali in qualsiasi squadra con un particolare non trascurabile: dalle altre parti rimangono segrete, dalla Fiorentina esce tutto. Ma questo è un altro discorso.

Voglio dire che in un gruppo di lavoro ci si confronta, si discute, si fanno i programmi e poi se c’è la volontà si mette da parte il passato e si va avanti. C’è questa volontà da parte di Paulo Sousa? Io non l’ho ancora capito e probabilmente neppure la Fiorentina. La vicenda comincia a diventare stucchevole. Perché Sousa non dice chiaramente quello che direbbero tutti i comuni allenatori legati da un contratto e riconfermati dalla società?

Il carattere è sicuramente una componente, secondo me però Sousa ha dentro qualcosa che non gli torna. Forse non è convinto di dover scusarsi con Ddv per gli attacchi pubblici fatti alla società che non dovranno più ripetersi (giustamente). Probabilmente non crede al piano di rafforzamento della società o aspetta di vederlo nei dettagli. Tutto questo, però, sarebbe in contrasto con quanto avvenuto nelle ultime settimane quando il team di lavoro si è messo all’opera su obiettivi concordati con l’allenatore. Allora?

Situazione pirandelliana e non simpatica che ricalca molto quello successo l’anno scorso con Montella. Speriamo solo che anche Sousa non vada in ferie dimenticando il cellulare. Che fare? Sousa penserà mica di essere un fenomeno e tutti devono stare ai suoi piedi in attesa del suo verbo? Non lo so. Certo Adv ha una gran pazienza e in genere è uno molto positivo. Io, sinceramente, mi sarei già buttato su un altro allenatore: c’è la fila per venire sulla panchina della Fiorentina… Di sicuro Sousa non ha capito che la corda viola non si tira troppo, chiedere informazioni proprio a Montella. Ma diamoci ancora qualche settimana (non troppe) di tempo e di riflessione e pensiamo al presente come dice l’allenatore portoghese. 

Finalmente è tornata la vittoria e sette domeniche di astinenza sono state dure. Si è rivista, a tratti, anche una buona Fiorentina da fine stagione con qualche indicazione tipo io Tello non lo riscatterei a otto milioni. Ma l’unica cosa che conta a cinque giornate dalla chiusura del campionato sono i tre punti e quelli sono arrivati. Amen. Le vittorie, in genere, liberano la testa dei giocatori dai loro fantasmi, dalle loro paure, speriamo che i viola si siano lasciati alle spalle il periodo difficile e siano ripartiti. Se è così, nelle prossime cinque partite si potrebbero fare anche dodici punti più quello che verrà dalla sfida senza pronostico con la Juventus di domenica prossima. Davanti ci sono l’Inter (a due punti) e la Roma (a sei). I nerazzurri sembrano aver ritrovato sé stessi, invece l’effetto Spalletti pare finito per i giallorossi. Fare calcoli oggi sarebbe assurdo, ci sono scontri diretti, ci sono partite senza pronostico. Se la Fiorentina ha davvero voglia e forza di chiudere in bellezza la stagione si ponga un unico obiettivo: vincerle tutte. Poi staremo a vedere. I conti, banalmente, si faranno alla fine.