IACHINI, NON HO LA BACCHETTA MAGICA MA SIAMO PRONTI. GIÀ CHIAMATI TUTTI I GIOCATORI

28.12.2019 17:50 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dalla sala stampa dell'Artemio Franchi - Giacomo A. Galassi
IACHINI, NON HO LA BACCHETTA MAGICA MA SIAMO PRONTI. GIÀ CHIAMATI TUTTI I GIOCATORI

La Fiorentina presenta il suo nuovo allenatore in conferenza stampa. A partire dalle 17, Beppe Iachini parla dalla sala stampa 'Manuela Righini' dello stadio Artemio Franchi per spiegare idee e progetti per riportare in alto la squadra viola: "Vorrei ringraziare il presidente Commisso, mi ha avvicinato in questi giorni e mi ha detto che ci assomigliamo. Spero di poter ripagare la stima sua, di Barone, Giancarlo e gli altri dirigenti. Porto un saluto anche a Montella, collega che stimo. Allo stesso tempo posso dire di essere felice di essere tornato in quella che considero una seconda casa. Qui ho molti amici e  ho sempre ricevuto grande affetto da parte dei tifosi. Se sono qui è per ripagare la stima e la fiducia che la città e la società mi ha sempre portato. Affronto quest'esperienza con grande felicità e con la voglia di lavorare. Voglio creare una squadra organizzata, che sappia quello che deve fare in campo. E che ci sia grande spirito, oltre alla voglia di vincere sempre. Chiedo ai miei calciatori l'attaccamento alla maglia che sono sicuro abbiano. Siamo pronti a tirarci su le maniche e lavorare con cura del particolare e determinazione. Vogliamo ribaltare la situazione".

Cosa ci vuole per riprendersi? 
"Io voglio dare alle mie squadre la mentalità adeguata, per far sì che si cerchi sempre di essere con atteggiamento positivo. Dobbiamo capire perché ci sono state queste problematiche, ma spero di riuscire a capirlo in qualche settimana. Non ho la bacchetta magica ma credo in una sola cosa: nel lavoro. Con quello si può crescere. Devo riuscire a tirare fuori quello che i ragazzi già hanno dentro di loro".

Il rientro dalle vacanze? 
"Io non sono tanto per le vacanze però dai, erano già state programmate (ride, ndr)".

Quali moduli prevede per la Fiorentina. 
"Per me contano le caratteristiche dei giocatori più che i moduli. Qui c'è qualità e sono convinto che tutti possano dare un contributo importante. I moduli sono solo numeri, conta solo l'interpretazione".

Chiesa. 
"Lo devo ringraziare perché mi sono sentito con lui anche in questi giorni. In più è stato al campo con me invece di andare in vacanza. Gliel'avevo chiesto e lui l'ha fatto: dimostra che è un ragazzo di sani principi e che vuole fare bene qua. Sono convinto che recupererà in fretta, l'ho visto meglio. Può fare qualsiasi ruolo con le qualità che ha, è un jolly".

Gli obiettivi. 
"Non me ne pongo. Sono una persona concreta che vuole lavorare sul campo e voglio fare più punti possibile. Raggiunti i 40 punti non ci fermeremo, cercheremo di arrivare più in alto possibile. Restiamo con i piedi per terra e scaliamo con calma le posizioni di classifica".

È la migliore squadra della carriera?
"Ho fatto la mia gavetta, ottenendo risultati ovunque sia andato. Col mio staff abbiamo valorizzato tanti giocatori. Ma ho la sensazione che questo sia un appuntamento importante del mio percorso, anche se lo affronto con una passione particolare per il mio legame con l'ambiente. Una squadra per cui ho fatto il tifo anche una volta lasciata Firenze. Per me è una sfida importante che voglio vincere".

Se ha chiamato i giocatori. 
"Ero qui alla vigilia di Natale e ho chiamato tutti i calciatori, uno a uno. Per fargli gli auguri e dargli un programma di lavoro visto che abbiamo solo 9 giorni per preparare la prossima partita. Per me è come l'Alaska, ma sono convinto che con questi ragazzi faremo un bel percorso insieme. Io dico sempre: è quando si perde qualche partita che è più affascinante raggiungere gli obiettivi. Lì si vedono gli uomini e noi ce la faremo".

Mercato? 
"Ancora non abbiamo parlato ma le mie idee ce l'ho. Conosco la squadra ma magari cercheremo di rendere la squadra un po' più omogenea".

Il mio staff. 
"C'è Fabrizio Tafani, preparatore atletico. Mirra, collaboratore esterno. E Aquilani sarà con me: è un ragazzo che conoscevo e ha ottime doti professionali. Avendo la possibilità di ritrovarlo abbiamo parlato per poterlo inserire nel mio staff".

I messaggi degli ex compagni. 
"Ne ho ricevuti tanti, mi hanno fatto piacere tutti. È come ritrovarsi in un posto in cui si è stati bene. Forse più degli altri mmi ha toccato il messaggio del sindaco, che mi ha accolto dandomi il benvenuto nella città. Augurandomi un in bocca al lupo".

Dove intervenire. 
"Sono già subentrato in altre panchine e con Sassuolo ed Empoli abbiamo ottenuto buoni risultati. Quando si subentra non si deve guardare al passato. Voglio intervenire sul punto di vista fisico e mentale, devo creare i presupposti perché i miei calciatori siano pronti a ricevere le mie indicazioni. So dove voglio arrivare, quanto mi ci vorrà ancora non lo so".

Su Pedro. 
"È un ragazzo che conosco ma aspetto di vederlo in campo. Non dimentichiamo che viene da un grande infortunio anche se ha mostrato grandi qualità. Se pensiamo a quello che successe a Del Piero, lui ci mise un anno e mezzo per recuperare. Faremo delle valutazioni fisiche e dopo prenderemo una decisione sul suo percorso".

Sulla rosa attuale.
"I giovani sono sempre una risorsa, perché portano voglia di volersi confrontare e migliorare. In più abbiamo giocatori con esperienza. Dobbiamo creare una squadra, non si parla di giovani e vecchi. Al di là dell'età, dovremo dimostrare di essere squadra. Poi vedremo come intervenire sul mercato".

Castrovilli.
"È un centrocampista di qualità, al quale chiederò di accompagnare l'azione. Con me i centrocampisti hanno sempre fatto molti gol, ma voglio anche che dia qualità alla squadra. Di sicuro ci vogliono i gol dei centrocampisti perché una squadra funzioni. Per essere un vero centrocampista a fine stagione deve avere almeno 7-8 gol. E lui può farcela"

Ribery. 
"Non ero riuscito a rintracciarlo e poi mi ha chiamato lui, tanto per far capire che tipo di professionista è. Sono convinto che sia una risorsa per la Fiorentina, sono felice di potermi confrontare con lui".

Le proposte rifiutate e i contatti con la dirigenza viola. 
"I contatti con la Fiorentina sono cominciati il giorno dopo la partita contro la Roma. Già in precampionato mi erano arrivate altre proposte ma le ho rifiutate tutte, ho aspettato perché speravo arrivasse qualcosa di meglio. Non mi aspettavo che mi chiamasse la Fiorentina, poi ci sono state le problematiche che conosciamo e sono arrivato qua".

Zurkowski. 
"È un giocatore che avevo seguito anche in passato, ha qualità e ci andrò a lavorare. Con il pensiero che possa crescere ulteriormente perché fa intravedere buone qualità. Poi sarà il campo a parlare".

Lirola.
"Abbiamo condiviso un bel percorso insieme a Sassuolo. Sono convinto che abbia le potenzialità per riprendersi e dare il meglio. Ha un carattere troppo tenero, deve diventare un po' più ignorante perché si possa adattare il prima possibile. Voglio che dimostri il valore che giustamente in estate gli ha dato la Fiorentina".

I tifosi. 
"Sono sicuro che ci daranno il solito sostegno. Hanno portato grande entusiasmo e restando tutti compatti la strada per risalire sarà più semplice. Anche se all'inizio qualche difficoltà me la immagino. Non devo vedere al metro, ma al kilometro: e lì ci saranno delle soddisfazioni".