FIRENZE PRETENDE LA SALVEZZA, I GIOCATORI NON LA TRADISCANO. LA RESA DEI CONTI INIZIA LUNEDÌ, DIRIGENZA DA RESETTARE. LA FIORENTINA INTERESSA A MOLTI, MA I DV VOGLIONO VENDERE DAVVERO?
Manca poco alla conclusione di una delle stagioni più assurde della storia della Fiorentina, dove la squadra è passata dall'obiettivo settimo posto e dunque, potenzialmente, a quello europeo, a lottare per non retrocedere fino agli ultimi 90 minuti. Un percorso senza alcun senso, cominciato con una costruzione della rosa pieno di falle e terminato con più della metà della stessa con le valigie in mano o addirittura già lontano da Firenze. Il tempo dei giudizi definitivi è vicino, la prossima settimana sarà quella della resa dei conti, ma prima c'è da pensare ad evitare la retrocessione. Montella è nervoso, non potrebbe essere altrimenti, anche se ritroverà capitan Pezzella e potrà fare affidamento su un Franchi che accantonerà l'ascia di guerra per una partita con l'intento di spingere i viola al di là dei propri limiti generali ma anche quelli della stretta attualità, legati alla testa dei giocatori oltre che al mercato che inizierà a breve. "Tutti uniti insieme avanzerem..." recitava un coro vintage ma mai accantonato dalla Curva Fiesole e questo sarà il motto per evitare di scendere in Serie B. Poi, mantenuta la categoria che la città e i tifosi meritano, sarà il momento di tirare le somme.
Partendo dal presupposto che la proprietà non può dimettersi, i primi che dovranno rendere conto di questa annata totalmente fallimentare, saranno i manager scelti dai Della Valle per costruire e ideare la squadra messa a disposizione prima a Pioli e poi a Montella. Detto che Freitas è già con più di un piede fuori dalla porta della sede, toccherà a Corvino e Cognigni dare delle spiegazioni, possibilmente prima di salutare definitivamente i propri ruoli dirigenziali. Sì perché negli ultimi anni di gestione congiunta, partendo dalla fine del primo ciclo e continuando per le ultime tre stagioni, questa coppia non ha mai portato la Fiorentina in Europa e in più non è neanche riuscita a porre le basi per una squadra che in futuro abbia effettivamente qualche ambizione in più del banale e tristissimo settimo posto. Pioli ha dato le dimissioni dopo che la società ha messo in dubbio la sua serietà professionale, Corvino e Cognigni dovrebbero darle per non essere stati capaci di gestire un club importante come quello viola, nel migliore dei modi. Poi toccherà anche a Montella fare i conti con la realtà, ovvero che da subentrante il suo rendimento è stato ben al di sotto delle aspettative e che non potrà sfuggire da un giudizio attento di quanto visto in questi mesi di gestione bis. La conferma, nonostante i due anni di contratto che lo legano a Firenze, non è scontata. Anche se c'è da dire che chiunque sarà alla guida della direzione sportiva, avrà il compito di consegnargli una squadra dalle caratteristiche simili alle sue idee di calcio. Motivo per cui potrebbe essere confermato.
Passando alla famosa resa dei conti di cui parlavamo prima e che ha previsto Diego Della Valle in persona nella lettera consegnata a La Nazione pochi giorni fa, è il tema che sta animando maggiormente le radio e i social. In molti sperano che la famiglia proprietaria del club viola si faccia da parte per fare posto a una nuova realtà, ma la sensazione è che sia molto difficile che ciò avvenga. In campagna elettorale, molti candidati sindaco hanno usato questo momento per farsi propaganda, ma nonostante sia scontato che la Fiorentina attiri interessi internazionali, di concreto pare esserci ben poco. E poi, considerando le voci che parlano di un prezzo richiesto sempre troppo alto rispetto a ciò che è realmente la Fiorentina, non è che i Della Valle in realtà non abbiano intenzione di vendere? Ovviamente manca poco a sapere cosa succederà, perché il futuro è (praticamente) adesso. Se dovessi scommettere però, è più facile che la futura cessione del club arrivi con la squadra in Europa o comunque in acque decisamente più calme rispetto a un momento come questo, caratterizzato da fallimenti e contestazioni.
In ogni caso, è chiaro da tempo come il rapporto tra le parti, ossia tra la città e i Della Valle, sia logoro da tempo e che quindi una soluzione vada trovata per permettere alla Fiorentina di tornare a respirare l'aria di alta classifica che merita. Che tocchi agli attuali proprietari, all'emiro del Qatar o all'italo-americano di successo, poco importa, ciò che conta è che dopo la salvezza che giustamente tutta Firenze pretende, tutto cambi velocemente, perché se c'è una cosa che tutti devono assolutamente sapere dei fiorentini è che odiano vivere nella mediocrità e nell'anonimato.