FIORENTINA, Meno fenomenale ma più squadra

06.04.2009 00:00 di  Marco Conterio   vedi letture
FIORENTINA, Meno fenomenale ma più squadra
FirenzeViola.it

Sarà stata l'aria delle zone bergamasche, ma la Fiorentina dei secondi quarantacinque minuti di ieri è stata una squadra vera. Proprio lassù, a pochi passi da casa Prandelli, i viola ritrovano gioco, vervé e identità. Tre parole perdute e dimenticate da troppo tempo, ritrovate solo ad intermittenza nell'ultimo lungo periodo. Squadra, appunto. E non ce ne voglia Mutu, spesso decisivo nei momenti bui, risolutivo quando la nave sembrava prossima ad affondare. Ma non indispensabilmente necessario. E se il rafforzativo stona con l'italiano, al concerto di gioco ed idee ci ha pensato ieri la Fiorentina. Brutta ed impalpabile per una frazione di gara, travolgente e sbarazzina per i secondi quarantacinque minuti.

Il primo "bravo" va gioco forza a Prandelli. Che reinventa Donadel terzino destro, che affida a Dainelli il compito di giostrare movimenti e spostamenti di Zauri al centro della difesa, che ha il coraggio di far battere il rigore a Jovetic, che punta, finalmente, sul 4-4-2 a gara in corso con Vargas e Semioli esterni alti. Piccoli dogmi che cadono, iniezioni di fiducia nelle vene di coloro che sinora sono stati "rincalzi" ma che da oggi, sino alla fine, sapranno di essere ulteriori cardini e colonne portanti nella rincorsa alla Champions.

Gilardino, intanto, torna a segnare. Dopo una prestazione da attaccante d'altri tempi, fatta di corse, gomitate, sportellate, movimenti sul filo del fuorigioco. E gol. Quello decisivo, tanto per riprendere il bel vizietto. E con lui Jovetic, rinfrancato dalla prima in viola, un tempo e mezzo di qualità e quantità. Più squadra, insomma, questa Fiorentina. Forse meno "Fenomenale", senza i colpi di genio ed i tocchi decisivi di Mutu. Ma vincente. Perché, in fondo, è questo quello che conta.