FIORENTINA, Formazione fatta aspettando Vargas
Finalmente calcio. Chiaro, manca una settimana, però la noia d'estate, fatta di 'forse-quasi-pare-chissà-magari', è pronta a far spazio ad un fischio. Quello d'inizio, il primo. Quello del battesimo del calcio italiano del nuovo decennio. Partiamo dopo le altre d'Europa, ma è storia vecchia e d'altra parte mica è l'unico campo. Parte anche la Fiorentina, in un'avventura ricca di dubbi, domande, perplessità. Di quei 'forse-quasi-pare-chissà-magari' che tormenteranno ancora i fiorentini per una sola settimana. Poi sarà tempo di giocare, anche se le nubi faticano a diradarsi.
Con la mannaia degli infortuni abbatutasi senza pietà sui viola, c'è da sperare nel recupero di Vargas. Che in verità pare sempre più probabile ed è notizia mica da poco. Col peruviano, il tris d'assi dietro a Gilardino è presto servito. Forse D'Agostino non è nel suo ruolo docg, quello in cui si è consacrato nelle scorse stagioni, ma è una buona scorta alla truppa dell'est, e Marchionni può agire liberamente sul suo out destro.
La formazione, per il resto, vien da sè, naturale. Detto e ridetto dell'oramai celebre dubbio Frey-Boruc, che dovrebbe esser vinto dal francese, anche se le percentuali ballano e traballano ora dopo ora, in difesa via a De Silvestri e Pasqual terzini, Natali e Kroldrup al centro della retroguardia vista la squalifica per due gare di Gamberini ed il momento horribilis di Felipe. In mezzo, con Bolatti con le valigie pronte e Donadel pronto rincalzo, coppia sicura Montolivo-Zanetti. Et voilà. L'undici è servito, anche perché le assenze fioccano. Qui i dubbi non ci sono. Solo certezze, purtroppo. Ed una speranza. Quella che Vargas dica sì, e che al tanto atteso fischio d'inizio di domenica col Napoli, ci sia anche lui.