DDV FESTEGGIA IL SUO "CIRCUS" MA E' MOLTO LONTANO DA FIRENZE

23.11.2017 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
DDV FESTEGGIA IL SUO "CIRCUS" MA E' MOLTO LONTANO DA FIRENZE

Dirò una banalità ma la rete, intesa come internet, serve molto e a volte aiuta a catturare nella sua trama anche le notizie più improbabili e le persone scomparse dai radar. Se poi sei una tipa fashion (si fa per ridere, eh!) e sfogli i siti di moda, finisci per ritrovare colui che pensavi svanito nel nulla e cioè Diego Della Valle. Facile, direte, è quello il suo settore mica vorrai trovarlo su un giornale sportivo! Infatti non mi stupisce di vederlo nel suo negozio a Tokio per presentare la collezione Tod’s Circus, ma la differenza che stride fortemente con l’atteggiamento e l’interesse per l’altra sua azienda che porta il nome di Fiorentina.

Nella sua boutique giapponese, per consacrare lo slogan scelto, ci sono mille colori, palloncini, clown, saltinbanchi e tanto sfarzo come si conviene al mondo circense. I suoi prodotti, dalle scarpe alle borse, sono allegri e quasi infantili (a me non piace niente di quello che ho visto, ma è questione di gusti) e sicuramente mettono di buon umore. In quelle foto sorridono tutti, Diego incluso e non può essere diversamente.

Diverso è il discorso se riportato sulle rive dell’Arno. Sappiamo tutti che la Fiorentina è in vendita, anche se spesso mi assalgono i dubbi, ma perché c’è questa volontà di svilirla invece di valorizzare il bene stesso? Questa nuova linea Tod’s, serve per dare una ventata giovanile ai prodotti del marchio, per stare al passo coi tempi, per guardare avanti. Invece la Viola ha subito la cessione dell’argenteria…e si è ritrovata a mangiare nei piatti di carta, senza offesa per nessuno. Forse poteva ambire ad una semplice e comune porcellana, per rimanere in tema, ovvero dotarsi di giocatori “normalmente” bravi e capaci. Abbiamo ancora troppe zone del campo occupate da uomini non all’altezza e i risultati si vedono. Chi ha fatto il mercato ha ubbidito ad imput aziendali che ha portato a buon fine, ma ha costruito un gruppo che non dà garanzie. Si leggono poi le notizie di calciatori (vedi Antonelli) che hanno rifiutato in estate il trasferimento a Firenze, come aveva già fatto l’allenatore Giampaolo, e capisci che la mancanza d’appeal è sempre più grande.

Qui di lustrini ce ne sono pochi, come manca ormai da tempo la voglia di ridere. Lo sfarfallio della moda non ci tocca, come non ci sfiora nemmeno lontanamente l’attenzione dei fratelli DV. Anche il calcio in fondo è un circo, dove ognuno ha il suo ruolo. Azzardo un Corvino trapezista, alle prese con le varie opzioni di mercato e mi pare che nella sua nuova esperienza viola sia spesso caduto, e poi Pioli domatore o meglio addestratore alle prese con i calciatori, come fossero cavalli, leoni, elefanti... Alcuni ancora non hanno imparato i numeri, o forse (purtroppo) non li hanno. Per gli altri componenti societari…mi astengo, non credo siano molto spiritosi! E’ però fondamentale che, per portare avanti il carrozzone, i vari comparti remino tutti dalla stessa parte, ma qui manca il timoniere.

La Signora in viola