DA UN'ATTESA ALL'ALTRA
Come si sa, l’attesa aumenta il desiderio. A Firenze però, il più delle volte un’attesa tira l’altra, e alla fine, quel desiderio tanto cercato e sognato, si ingigantisce a tal punto da assumere sembianze quasi irreali. Da un anno e mezzo ormai, la Fiorentina sta attendendo di vedere insieme la coppia sulla quale, di fatto, è stata pensata e costruita. Rossi-Gomez, insieme si intende, hanno giocato appena 319’. Un assaggio, di quelli che fanno male e che, appunto, aumentano a dismura il desiderio. 3 partite in campionato. 3 gol l’italo-americano e 2 il tedesco. Una coppia micidiale, da top club. Niente da fare però. E allora, la Fiorentina in estate ha puntato su un altro potenziale top-player. Uno dei cardini su cui Löw aveva fondato la sua incredibile corazzata. Uno in grado di smuovere paragoni quasi blasfemi nei primi anni di carriera. "Il Messi di Germania" per intenderci. Marko Marin è arrivato a Firenze con i postumi e le scorie di una lunga serie di infortuni e soltanto giovedì sera, contro i francesi del Guingamp, Montella ha potuto schierarlo dal 1’. Gliene sono bastati otto invece, per segnare la prima rete in maglia viola. Il Franchi si scalda e si prepara ad accoglierlo, magari in coppia proprio con Mario Gomez.
“So come servire Mario e sono in grado di fargli segnare parecchi gol” (LEGGI QUI). Non si nasconde, anzi. Alla vigilia della delicata trasferta di Cagliari, il tedesco ha spostato con prepotenza i riflettori sulla coppia tutta teutonica. Domani però, Marin dovrebbe partire ancora una volta dalla panchina (LEGGI QUI). Montella non vuole assolutamente rischiare di perderlo nuovamente e poi si sa, l’attesa, soprattutto a Firenze, aumenta il desiderio...