CHIESA E I SUOI FRATELLI CON IL MAL DI PANCIA: I NO DEL PASSATO

23.07.2019 13:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
CHIESA E I SUOI FRATELLI CON IL MAL DI PANCIA: I NO DEL PASSATO

C'era un tempo in cui un no della famiglia Della Valle valeva più di un sì. Un'epoca remota, a dire la verità, anni in cui la Fiorentina stazionava con continuità in zona Europa e riusciva spesso a togliersi soddisfazioni anche contro le big. Era l'epoca dei Toni, dei Mutu, degli Jovetic e dei Cuadrado. Calciatori che, in un modo o nell'altro, hanno segnato un'era della Viola del nuovo millennio ma che ad un certo momento della loro parentesi in riva all'Arno sono stati accomunati tutti dallo stesso desiderio: quello di cambiare aria. Un mal di pancia prima, qualche sirena di troppo poi, ogni pretesto era buono per battere cassa e per provare a forzare la mano della proprietà, che prima del ridimensionamento che si è perpetrato a partire dal 2016 era (quasi) sempre riuscita ad alzare un muro sulle smodate ambizioni dei propri tesserati. 

Una storia simile a quella che sta vivendo in queste settimane Federico Chiesa, che da tempo ha un accordo economico con la Juventus e che nelle ultime ore ha fatto intendere alla nuova proprietà della Fiorentina di voler essere ceduto, salvo poi trovare la dura opposizione di Commisso e il suo braccio destro Barone. Come finirà questa vicenda è ancora un mistero ma i quattro precedenti messi in atto dalla passata proprietà (quando ancora lo scudetto del bilancio veniva in secondo piano rispetto alle ambizioni sportive) potrebbero far ben sperare...

ESTATE 2006 - La Fiorentina viene coinvolta in Calciopoli e Luca Toni, da poco campione del mondo e scarpa d'oro, viene con insistenza corteggiato dall'Inter di Moratti. Il bomber chiede di andarsene ma poi, grazie all'intervento di Diego Della Valle a San Piero a Sieve, l'attaccante di Pavullo decide di restare in viola ancora per un anno, accettando poi dodici mesi dopo l'offerta del Bayern.

ESTATE 2008 - Stavolta il protagonista è Adrian Mutu e la squadra che lo blandisce è la Roma di Spalletti: tutto fatto, visite a Villa Stuart programmate e rumeno che ha comunicato la sua scelta alla società. In quella occasione intervenne Prandelli, che minacciò addirittura di dimettersi se a pochi giorni dal preliminare di Champions contro lo Slavia Praga, il suo numero 10 fosse stato ceduto. Operazione saltata.

ESTATE 2012 - Dopo la tragica annata Mihajlovic-Rossi, Stevan Jovetic preme per andare via. Ad attenderlo c'è la Juve che però non aveva fatto i conti con Andrea Della Valle, che convince il giocatore a restare nonostante lo scetticismo iniziale. Un anno dopo, nel 2013, Jovetic torna a premere per vestire il bianconero: la Viola non molla e lo indirizza verso il Manchester City.

ESTATE 2014 - La Fiorentina, persa la finale di Coppa Italia, si interroga sul destino del suo top-player Cuadrado, da poco riscattato dall'Udinese: il Barcellona preme e il giocatore, durante una tournée in Spagna, firma anche una maglietta dei blaugrana ad un giovane tifoso. Anche in quel caso servì la presa di posizione di ADV: "Cuadrado resta, è il mio regalo per Firenze" disse ad agosto. Il colombiano fu poi ceduto sei mesi più tardi al Chelsea in cambio del prestito di Salah: il resto è storia nota.