CERCASI SOLUZIONE: TRA CONTINUITÀ E RIVOLUZIONE
In vista della partita contro il Chievo Verona, Vincenzo Montella avrà sicuramente tirato un sospiro di sollievo quando si è ricordato che Pizarro tornerà tra i disponibili dopo aver scontato la terza squalifica della stagione, ma allo stesso tempo avrà iniziato a battere il capo contro i muri dello spogliatoio viola in cerca di una soluzione valida per sostituire uno dei punti fermi della propria rosa di titolari, ovvero Juan Cuadrado. Le opzioni da vagliare sono sostanzialmente tre, tutte allo stesso modo praticabili, ma tutte da studiare con attenzione massima visto il delicato momento che sta attraversando la squadra.
La prima soluzione è quella che premierebbe la continuità, con l'inserimento al posto del colombiano di Romulo, ovviamente in una posizione più arretrata che riporterebbe il modulo alle origini ovvero al 3-5-2 sposato per gran parte della stagione. In avanti si giocherebbero un posto Ljajic e Toni, con quest'ultimo scalpitante in attesa di riscattarsi dopo il grave errore commesso negli ultimi minuti contro il Bologna. In questo caso potrebbe tornare anche Roncaglia, con un turno di riposo concesso a Savic e con Tomovic e Compper a giocarsi l'ultimo posto disponibile, considerando Gonzalo inamovibile.
La seconda soluzione sarebbe quella di mantenere il 4-3-3 con Ljajic sulla sinistra, e con Jovetic ed El Hamdaoui ad alternarsi tra la parte centrale e quella destra della linea offensiva viola. In questo caso l'equilibrio non sarebbe certo la forza della tattica gigliata, perchè se Cuadrado ha una facilità di corsa che gli permette anche di rientrare a difendere, lo stesso non si può dire nè per il montenegrino nè per il marocchino. Nessuna variazione a centrocampo, mentre in difesa potrebbe essere scelto Roncaglia per il ruolo di terzino destro atipico, mentre al centro sarebbero Compper, Tomovic e Savic a giocarsi un posto accanto a Gonzalo.
L'ultima soluzione è anche la più intrigante, ovvero l'impiego per la prima volta di una sorta di albero di Natale composto da una difesa a 4 invariata rispetto a quanto scritto poco sopra; il centrocampo tutta tecnica formato dal trio meraviglia; ed un attacco che vedrebbe Jovetic e Ljajic a supportare Luca Toni unica punta a dare profondità alla squadra. Una soluzione inedita che all'occorrenza potrebbe essere utile anche a gara in corsa nelle ultime giornate di campionato quando le squadre in lotta per non retrocedere si chiuderanno a riccio senza permettere grandi tiki taka sulla trequarti.
Montella ha ancora tre giorni per lavorare sulla tattica e sulla testa dei propri giocatori, con varie alternative tra le quali scegliere la carta giusta per ripartire subito con una grande prestazione contro il Chievo Verona di Corini.